Inchiesta “Tiberio”, il Riesame lascia Cusani in carcere

Il tre volte sindaco di Sperlonga Armando Cusani

Si sono presi tutto il tempo a loro disposizione e alla fine hanno deciso di rigettare il ricorso. I giudici del Tribunale del Riesame hanno avallato completamente l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Giuseppe Cario, nell’ambito dell’inchiesta “Tiberio“, lasciando Armando Cusani in carcere.

Per il sindaco di Sperlonga, indagato con le accuse di corruzione e turbativa d’asta, relativamente alle mancate demolizioni degli abusi edilizi nel suo hotel e all’appalto per i lavori a Villa Prato, il Tribunale della libertà non ha ritenuto possibile neppure una misura meno afflittiva quale quella dei domiciliari. I difensori di Cusani, gli avvocati Angelo Palmieri e Panella, dovranno ora decidere se giocare anche la carta del ricorso in Cassazione. La posizione del primo cittadino si fa intanto sempre più difficile e, nell’attesa che il Riesame valuti anche le posizioni dei coindagati, appare sempre più probabile l’ipotesi che la Procura punti su un giudizio immediato.