L’EX SINDACO DELOGU CHIARISCE LA SUA POSIZIONE – In merito all’articolo dal titolo “Arma(nd)geddon Sperlonga: le intercettazioni che incastrano la cricca”, Angelo Delogu ha chiesto una rettifica.
L’ex sindaco di Priverno ci ha scritto di aver “letto con estremo stupore nella pagina di informazioni on line www.h24notizie.com un articolo dal titolo “Arma(nd)geddon Sperlonga: le intercettazioni che incastrano la cricca”, cui nel ricostruire i dettagli della cosiddetta “Operazione Tiberio”, a pag. 7 sotto il titolo “OBIETTIVO PRIVERNO, LATINA E ROMA” è dato leggere la seguente affermazione: “per accaparrarsi appalti, secondo gli inquirenti, la presunta associazione per delinquere avrebbe poi sponsorizzato a Priverno il candidato sindaco Umberto Macci, pur mantenendo uno stretto rapporto con Angelo Delogu, e a Latina Enrico Forte”.
Siccome il sottoscritto – ha proseguito – non ha avuto, mai e in nessun modo, alcuno “stretto rapporto” con la “presunta associazione per delinquere”, e augurandomi che la suddetta affermazione (lesiva della mia immagine e della mia onorabilità) sia frutto soltanto di un errore materiale, vi invito a rimuovere e/o a correggere l’articolo e/o a pubblicare una rettifica della notizia quanto prima”.
Per dovere di cronaca precisiamo che, nell’informativa conclusiva dell’inchiesta “Tiberio”, trasmessa dai carabinieri al pm Valerio De Luca e finita agli atti dell’inchiesta stessa, analizzando l’operato della presunta associazione per delinquere su Priverno, gli investigatori sostengono che l’indagato Nicola Volpe avrebbe cercato di accaparrarsi una gara d’appalto per la ristrutturazione di una scuola tramite Angelo Delogu.
“Nonostante il progetto di accaparramento di tale gara non sia andato a buon fine – sostengono i carabinieri – per l’opposizione dell’architetto Claudia Romagna, responsabile del servizio lavori pubblici di Priverno, la conversazione rivelava molto chiaramente il sistema di controllo e accaparramento di lavori pubblici da parte del gruppo indagato”.
I militari fanno così riferimento a una conversazione intercettata tra l’indagato Antonio Avellino e Volpe, nel maggio scorso. Avellino: “Ci piace la marmellata a Delogu?”. Volpe: “Lo sai? Mo ti dico una cosa. Mi voleva far fare una gara a me e per colpa di quella … della Romagna non me l’ha fatta fa, mi ha fatto solo partecipare”.
E sempre gli investigatori, nell’informativa aggiungono: “Volpe, tramite il referente di turno, che in quel caso era Angelo Delogu, già sindaco di Priverno, aveva avvicinato l’architetto Romagna alla quale aveva chiesto di affidare i lavori a Nicola Volpe, motivando tale sollecitazione con il fatto che Volpe avrebbe appoggiato finanziariamente la loro campagna elettorale. Delogu aveva quindi invitato la Romagna a permettere a Volpe di redigere la lista delle ditte da invitare, in modo che garantisse il controllo di tutti i ribassi delle partecipanti ed acquisire quindi i lavori”.