A PAGINA 1 ‘LA GENESI DELL’INCHIESTA’
A PAGINA 2 ‘LE PRIME INTERCETTAZIONI’
A PAGINA 3 ‘LE MANCATE DEMOLIZIONI’
A PAGINA 4 ‘IL POTERE DI ARMANDO’
A PAGINA 5 ‘LA RETE’
A PAGINA 6 ‘LA GANG DEGLI APPALTI’
OBIETTIVO PRIVERNO, LATINA E ROMA – Per accaparrarsi appalti, secondo gli inquirenti, la presunta associazione per delinquere avrebbe poi sponsorizzato a Priverno il candidato sindaco Umberto Macci, pur mantenendo uno stretto rapporto con Angelo Delogu, e a Latina Enrico Forte. Per quanto riguarda in particolare il capoluogo pontino, Volpe avrebbe cercato voti per la sorella dell’ing. D’Achille, candidata con Forte, Anna Maria.
Volpe a D’Achille: “Ingegnere dimmi che tengo da fare”.
D’Achille, ora finito ai domiciliari: “Niente… cacci solo dei voti”.
Su Macci invece Volpe arriva a dire: “Qua dobbiamo essere compatti, così stiamo tranquilli per i prossimi dieci anni di lavori”.
E sempre con la speranza di ottenere poi appalti, la presunta associazione per delinquere si era attivata anche per dirottare a Roma voti sulla candidata Alessandra Bianchi, di Nettuno, ora messa ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta “Tiberio”, candidata con Roberto Giachetti, che avrebbe fatto avere loro già lavori a Fiumicino. Un’iniziativa che porta Volpe a chiedere aiuto anche all’ex segretario di Giulio Andreotti e all’arcivescovo Alberto Tricarico.
L’unico centro al voto che non sembrava impensierire l’organizzazione era Terracina, dove al ballottaggio erano andati due candidati di centrodestra. Per Volpe o vinceva l’uno o l’altro nessun problema.
A PAGINA 8 – ‘L’EX SINDACO DELOGU CHIARISCE LA SUA POSIZIONE’