I DISAGI DI UN ANZIANO DI SANTI COSMA
Un iscritto alla Lega Spi Cgil sud Pontino di Formia, Augusto Rossi, ha voluto mettere in evidenza alcune difficoltà nella gestione dei servizi della società Acqualatina.
“Inefficienze che possono mettere in grave difficoltà i cittadini più anziani – dice Rossi -. Un cittadino di 84 anni, abitante di Santi Cosma e Damiano, ha trovato, per puro caso, il modulo sul quale non è indicato il nome del destinatario e nell’indirizzo, invece, solo ‘via Pilone’, senza numero civico e città.
Una non precisata società ‘Nexive’ afferma di aver recapitato un avviso di giacenza di una raccomandata, proveniente da Acqualatina, da ritirare presso l’ufficio della “Nexive” a Formia.
Il cittadino ha chiesto al sottoscritto, in quanto residente a Formia, di verificare di cosa trattasse l’avviso, avendo lui problemi a venire fino a Formia.
Procuratomi il documento e sottoscritta la delega, mi sono recato all’ufficio Nexive per le verifiche del caso, dove ho potuto constatare giacenza di un notevole numero di raccomandate.
L’impiegato, a fronte delle mie rimostranze per l’assoluta inaffidabilità del servizio recapito, affermava, che il reclamo doveva essere fatto direttamente ad Acqualatina.
Nello stesso giorno in cui mi sono recato presso l’ufficio Nexive, mi è giunta la fattura di Acqualatina per la mia abitazione, per un costo di 236,63 euro regolarmente pagata dalla mia banca 23.7.2017. Visto l’importo da pagare, visto che era per un consumo stimato e non reale, ho cercato di capire, dalla fattura e anche da quelle precedenti, che si allegano, se la stima fosse più o meno giusta, per poter eventualmente inviare telefonicamente la reale lettura del contatore.
Fare la verifica è stato impossibile, in quanto nelle fatture precedenti sono riportate tutte stime di consumo o letture effettive, a partire dalla fattura del 17.3.2015, fino all’ultima in cui è riportato ancora un consumo stimato di 95 metri cubi.
Sono stato costretto a fare le somme dei consumi stimati fino all’attuale fattura, per costatare che in effetti, per quel che sono riuscito a capire della somma algebrica risultante, la lettura del contatore dava un valore più basso e che quindi i 95 metri cubi richiesti erano troppi.
Ci tengo a precisare che già, a causa di esosi pagamenti su continue stime, ho ricevuto fatture a rimborso per circa 300 euro.
La domanda che mi sono fatto è: ‘non sarebbe più semplice riportare in ogni fattura la eventuale ‘lettura stimata’ in base all’ultima lettura fatta, rendendo più semplice la verifica all’utente? O il metodo utilizzato serve ad incamerare più soldi da restituire in tutta calma?”.