L’udienza preliminare per le maestre della scuola materna di piazza Dante, a Latina, accusate di maltrattamenti sui bambini, è entrata nel vivo. E in aula, davanti al giudice Laura Matilde Campoli, la difesa di Rita Borrelli ha mostrato anche le immagini catturate dalle telecamere nascoste piazzate nelle aule dalla Mobile, evidenziando, sulla scorta di una consulenza affidata all’esperto Fabio Milana, come in alcuni casi il video e l’audio originali non corrispondano a quanto descritto su quei fotogrammi dagli investigatori.
Immacolatina Nardi, 62 anni, difesa dall’avvocato Angelo Farau, che come Costi ha una posizione marginale nella vicenda, ha invece alla fine deciso di non scegliere riti alternativi e attende che il gup si pronunci sulla richiesta fatta dal pubblico ministero di rinvio a giudizio.
Le protagoniste delle violenze e degli insulti ai bambini, ovvero Rita Procida e Rita Borelli, 52 e 49 anni, difese dagli avvocati Oreste Palmieri, Francesco Vasaturo, Renato Archidiacono e Pierluigi Angeloni, che sono state anche sospese per un anno dall’insegnamento con un provvedimento del gip Pierpaolo Bortone, hanno invece deciso di essere giudicate con rito abbreviato.
Procida con un abbreviato secco, facendosi però interrogare alla prossima udienza, e Borelli, l’unica presente in aula, con un abbreviato condizionato appunto a quanto emerso dalla consulenza.
Il prossimo 2 febbraio inizieranno le discussioni e il 10 marzo è atteso il pronunciamento del giudice Campoli.
Otto famiglie delle presunte vittime, rappresentate dagli avvocati Luigi Pescuma, Gaetano Marino e Giancarlo Vitelli, si sono intanto costituite parte civile.