Un presunto “sistema” con gare d’appalto pilotate grazie alla corruzione, ed in cui secondo le ipotesi investigative l’interesse privato andava a surclassare quello pubblico. Un terremoto su vasta scala che getta pesanti ombre su più d’una macchina amministrativa, quello palesatosi all’alba di oggi in terra pontina con i dieci arresti eseguiti dai carabinieri nell’ambito dell’operazione “Tiberio”. Terremoto con epicentro Sperlonga: sono stati destinatari di ordinanza di custodia cautelare sia l’attuale che l’ex dirigente dell’ufficio tecnico, ma soprattutto il due volte presidente della Provincia e sindaco in carica Armando Cusani. Inevitabili, appena diventata la notizia di dominio pubblico, i commenti della politica. Di ogni livello. Da quella locale, con i componenti della vecchia e dell’attuale minoranza per nulla stupiti dall’accaduto, a quella nazionale, con il deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista ad usare il caso per ricordare le proposte grilline per contrastare la corruzione.
A PAGINA 2 – L’EX MINORANZA: “DEGRADO ETICO, POLITICO E AMMINISTRATIVO”
A PAGINA 3 – L’ATTUALE OPPOSIZIONE: “AL PRIMO POSTO L’INTERESSE PERSONALE”
A PAGINA 4 – DI BATTISTA E IL CODICE ETICO GRILLINO