Se speravano di tornare in libertà grazie alla decorrenza dei termini di carcerazione preventiva, gli imputati nel filone principale del processo Don’t touch sembra proprio che debbano rassegnarsi a restare dietro le sbarre. La Corte d’Appello di Roma, nell’attesa di fissare l’udienza per il processo di secondo grado e analizzare così quella che il Tribunale di Latina ha ritenuto essere una pericolosa associazione per delinquere, ha sospeso i termini di carcerazione. A fine giugno, a Latina, sono state emesse nove condanne. Condannati a 11 anni di reclusione il presunto capo dell’organizzazione criminale dedita a estorsioni, prestiti usurai e spaccio di droga, Costantino Cha Cha Di Silvio, 3 anni e 4 mesi per Gianluca Tuma, 5 anni ad Angelo Morelli, 2 anni e mezzo a Riccardo Pasini, 2 anni e mezzo al carabiniere, ritenuto una talpa della gang, Fabio Di Lorenzo, di Aprilia, 6 anni a Davide Giordani 2 anni e 2 mesi adAlejandro Bortolin, e 4 anni ai romeni accusati dei furti nelle ville, Ionut Necula e Alexander Prendi.
Home Cronaca