“Incredibile, sembra quasi un film per quanto la trama riveli un contenuto di assurdo fuori dalla norma. Eppure, piuttosto che ammettere le proprie responsabilità e fare umanamente i conti con la propria incapacità nel controllo del territorio e insipienza, si scade nel più poderoso ridicolo, lasciando ai posteri e all’intera comunità nazionale, un quadro non solo della propria persona ma dell’intera città ben oltre il ridicolo. Ci riferiamo al caso dell’attentatore di Berlino il quale secondo i principali quotidiani nazionali, avrebbe soggiornato e goduto di coperture sul territorio della città di Aprilia. Bene, anzi male, a tal proposito il Sindaco non trova nulla di meglio da dire che “nessuna traccia ufficiale di Anis Amri ad Aprilia” come che un ricercato dalle polizie di mezza Europa e pluripregiudicato dovesse lasciare tracce del proprio passaggio come nella favola di Pollicino, spargendo molliche di pane al proprio passaggio”
![Emanuele Campilongo e Sabrina Esposito Montefusco](http://www.h24notizie.com/wp-content/uploads/2016/07/Campilongo-Montefusco-foto-Rigitano-230x130.jpg)
Lo dichiarano Emanuele Campilongo e Sabrina Esposito Montefusco, rispettivamente coordinatore di Noi con Salvini e presidente di Aprilia in Prima Linea.
“Cosa credeva il Sindaco che un terrorista si recasse a pagare la tasse con il proprio nome all’Ufficio Tributi? E’ il contesto politico sia locale che nazionale ad essere infestato del peggiore buonismo anti italiano, un atteggiamento che ha permesso a masse di allogeni di instaurarsi nel nostro territorio e di proliferare, fornendo rifugio sicuro ai peggiori esponenti di una congrega di “mal nati” meglio definita come Isis. Ciò non basta, poiché anche noi indigeni prestiamo il fianco attraverso pseudo campagne culturali e di stampa dove la propaganda immigrazionista è onnipresente, arrivando per paura di essere tacciati come razzisti, a tessere le lodi di pseudo associazioni culturali che altro non sono che la testa di ponte di un disegno di invasione ormai non più nascondibile. Come se non bastassero gli scandali sui finanziamenti elettorali, l’avvelenamento del territorio e il disinvolto utilizzo delle varianti di recupero, ora anche un lapalissiano abbandono dell’obbligo del controllo del territorio. E’ giunta l’ora di ripristinare una priorità netta e radicale delle esigenze e della politica cittadina partendo prima di tutto dagli italiani e dai loro disagi. Sull’immigrazione non vediamo altra soluzione che una massiccia opera di rimpatri coatti poiché dietro i presunti profughi (tutti uomini) si celano terroristi o potenziali tali”.