L’associazione culturale e di promozione turistica “Le terre di Ulisse” di Terracina, tramite il suo presidente Carlo Di Meo torna a parlare della questione del treno attraverso una nota diffusa a mezzo stampa evidenziando che:
“Dominano sempre le solite strategie campanilistiche: anche per la questione del treno si ricorre all’ennesima raccolta di firme. E pensare che i promotori sono diversi e separati! Apporre la propria firma su una petizione non costa nulla e non si creano nemmeno inimicizie, anche se spesso si ignora la conoscenza delle reali motivazioni. Ne sono state raccolte per l’ospedale, per il centro storico alto, per il treno e altre ancora. Queste iniziative sono tutte monotematiche ovvero non sono state mai supportate da più proposte credibili, robuste, confrontabili con l’interlocutore, ma questa è la politica del corto respiro, povera, asfittica! Si legge che si sono verificate in questi giorni piccole frane da Monte Cucca per cui si chiede, agli organi preposti, di intervenire urgentemente.
Tutto ciò avvalora la nostra proposta di soppressione della tratta ferroviaria. L’eventuale messa in sicurezza in questa località non esclude assolutamente che il fenomeno franoso si possa verificare in altra zona, si vedano i diversi “roccioni” che sovrastano a picco la sottostante linea ferroviaria, basta fare una passeggiata in bicicletta rivolgendo lo sguardo in alto, alla collina. E’ bene considerare che il tracciato, come già esposto in altro articolo, risale al 1893, tratta Velletri-Piperno-Terracina, ovvero a oltre un secolo fa e all’epoca non si teneva in alcun conto il problema idrogeologico.
Agli incontri la nostra Amministrazione si limita a srotolare il solito striscione “Ridateci il treno”. La Regione, invece, sta attuando concretamente il suo piano riducendo il numero delle corse Terracina-Priverno, affidandole al servizio sostitutivo col bus, portandole a n. 6 corse giornaliere nei feriali e a solo una, pomeridiana, nei festivi. Sintetizzando è bene modificare l’obiettivo e intensificare i colloqui con la Regione per spostare tutto su Monte S. Biagio, vero hub anche per Napoli, rendendo questa stazione accogliente, moderna e funzionale, e facendo in modo che qualcuno degli attuali 8 regionali veloci giornalieri Formia-Latina-Roma e viceversa, possa fermarsi anche a Monte S. Biagio.
Un servizio efficiente con un bus navetta ogni 30 minuti collegherà Terracina con la stazione di Monte S. Biagio in coincidenza con tutti i treni. Guardare oltre la siepe significa vedere soprattutto lo sviluppo turistico”.