Priverno, esternalizzazione tributi. Il Sindaco: “Opposizione già in vacanza”

Il sindaco Anna Maria Bilancia in occasione del primo Consiglio comunale a Priverno

“L’approvazione della delibera per l’esternalizzazione del servizio di gestione e riscossione delle entrate tributarie e patrimoniali avvenuta nel Consiglio comunale di ieri è stata pienamente legittima, sia nel metodo che nel merito”.

Anna Maria Bilancia
Anna Maria Bilancia

Lo affermano in un comunicato gruppo congiunto Anna Maria Bilancia, sindaco di Priverno, e Angelo Delogu, capogruppo di “Priverno Adesso”.


 

“Nel metodo – aggiungono – perché il Presidente del Consiglio e la Conferenza Capigruppo hanno deciso di adottare, nei modi e nelle forme dovuti, la procedura d’urgenza espressamente prevista dal regolamento per i casi in cui – come il nostro – si ravvisi l’impellenza di provvedere. Quindi, lo diciamo col massimo rispetto: solo nelle “fantasiose fantasie” dell’“opposizione a prescindere” si può ritenere illegittima una procedura che si è mossa in punto di regolamento. La procedura è legittima, oltre che doverosa, anche nel merito perché il Consiglio ha fornito indirizzi per la predisposizione dell’importante gara per la riscossione tributi, garantendo la continuità del servizio per il tempo strettamente necessario all’espletamento delle dovute procedure. Si tratta di un atto che rimetterà ordine in un settore così sensibile come quello dei tributi (che tanto preoccupa i cittadini) e consentirà quel cambio di passo che in questa materia si attendeva da tempo. Abbiamo in mente non un “Comune Esattore” bensì un “Comune Amico” che, migliorando l’efficienza del servizio, cercherà di essere maggiormente a disposizione dei contribuenti, superando le anomalie verificatesi in passato.

Angelo Delogu
Angelo Delogu

Vorremmo ricordare alla minoranza che la gestione della riscossione tributi è stata esternalizzata non da questa amministrazione, né da quella precedente, ma proprio da chi oggi fa la “morale” dai banchi dell’opposizione attraverso la delibera di consiglio n. 7/2011 con la quale si dava indirizzo al Responsabile di Settore di procedere all’indizione di procedure aperte per l’aggiudicazione del servizio di riscossione di una serie di tributi. Tuttavia, il 23 giugno 2011 veniva indetta, e poi aggiudicata, una procedura volta alla concessione del solo servizio di riscossione volontaria IMU– Tarsu per il quinquennio 2012-2016. Tutte le ulteriori attività di riscossione – volontaria coattiva e di accertamento – sono state affidate con singoli atti gestionali del Responsabile di Settore, su semplice indirizzo di Giunta. Ad esempio, il 23 aprile 2013 con l’ennesimo atto di questa tipologia il Responsabile “determinava” l’approvazione di un verbale di accordo di “rettifica del contratto” precedente che racchiudeva, in una sorta di sanatoria, tutti i servizi affidati in assenza di gara. Anche la gestione dei tributi minori è stata di fatto affidata senza gara (salvo indizione intermedia di un avviso andato deserto e poi annullato per errori).

Questo è quello che in sintesi aveva prodotto chi oggi prova a fare il “maestrino” ergendosi a tutore della correttezza delle procedure. A quel tempo perché nessuno si è strappato le vesti? Dove erano i novelli “censori” di oggi? Come mai si svegliano solo adesso dal lungo sonno che li ha intorpiditi per troppo tempo? Perché ieri non sono venuti a spiegare le loro ragioni in Consiglio? Forse perché avrebbero dovuto rispondere a qualcuna delle imbarazzanti domande di cui sopra?

Ci sarebbe piaciuto discutere con loro a viso aperto nell’assise di ieri, convinti che il confronto democratico sia il sale di ogni convivenza civile. Saremmo stati ben lieti se l’opposizione, sempre così attiva nell’attivare piccole polemiche sui giornali e sui social network, fosse venuta nelle sedi deputate ad articolare qualche proposta per migliorare eventualmente la delibera adottata su un tema così importante per la vita dei cittadini. Avrebbero dimostrato, per una volta, che l’interesse della città per loro viene prima delle polemiche di piccolo cabotaggio o delle ragioni di pura convenienza politica. Cosa dovremmo pensare? Che a loro non interessi nulla delle modalità con cui vengono riscosse le tasse?

Ieri si è celebrato, non per colpa nostra, uno dei consigli più brevi della storia democratica di Priverno.

Il rinunciare al proprio ruolo, il ritirarsi sdegnosamente sull’Aventino disertando in massa il Consiglio  non riteniamo che renda un buon servizio ​in primis ai​ loro stessi elettori che crediamo gli chiedano di fare opposizione anche dura, e non di fuggire, standosene a casa per godersi le vacanze di Natale anticipate”.