Alla stazione di Formia è caos: sui nuovi orari intervengono associazioni e sindaci

Non hanno intenzione di scendere a compromessi. I pendolari chiedono il ripristino del vecchio orario delle corse da e per Roma Termini perché ritengono che i cambiamenti effettuati abbiano creato troppi problemi.

2-stazione-formia-16-dic-16Tutti concordi sulla necessità di fare un passo indietro perché, alle 14 e 10 di oggi quando è arrivato il treno proveniente da Roma Termini ed è stato necessario far salire tutti su quello diretto a Napoli centrale è stato il putiferio. I passeggeri erano troppi e il convoglio in partenza insufficiente ad accoglierli. Il risultato è stato che i viaggiatori hanno protestato e il treno non è potuto partire in orario. O meglio… ha accumulato ben 50 minuti di ritardo sull’orario previsto.


Un accadimento sul quale sono intervenuti il comitato pendolari, insieme alla Confconsumatori di Latina e Terranima – Laboratorio interassociativo per denunciare: “Il gravissimo episodio avvenuto nel primo pomeriggio di oggi presso la stazione di Formia; i pendolari giunti a Formia si accingevano ad effettuare, l’ormai noto e gravoso trasbordo dal treno, proveniente da Roma con termine corsa, sul treno per Napoli, allorquando si verificava l’impossibilità di salire a bordo del mezzo predisposto da Trenitalia poiché insufficiente per il numero di passeggeri presenti in stazione.

Nonostante la evidente situazione di pericolo i pendolari venivano esortati dal personale di Trenitalia a salire ugualmente a bordo rappresentando che la situazione si sarebbe regolarizzata in quanto molti dei pendolari sarebbero poi scesi nella stazione successiva di Minturno.

Tutto ciò è gravissimo e dimostra in modo incontrovertibile l’inefficienza del servizio di trasporto regionale predisposto da Trenitalia in conseguenza del noto cambio orario che in questi giorni si sta applicando.

Appena ieri la Confconsumatori aveva inviato comunicazione formale al Presidente della Regione Lazio, alla direzione di Trenitalia e al Questore di Latina denunciando l’assoluta mancanza delle condizioni minime di sicurezza presso la stazione di Formia a causa della rimodulazione dell’orario treni.

Avevamo previsto tutto e abbiamo denunciato ciò a tutti i livelli, istituzionali, tecnici e politici, ma i pendolari non sono stati ascoltati.

Appare evidente la inadeguatezza del servizio posto in essere da Trenitalia che non è in grado nemmeno di prevedere adeguatamente i flussi di spostamento dei pendolari.

Chiediamo con forza che vengano accertate le responsabilità di quanto accaduto e che la Regione Lazio verifichi il rispetto delle condizioni di sicurezza e i requisiti minimi si servizio oggetto del contratto tra Regione e Trenitalia.

Denunciamo anche la disinformazione posta in essere sui siti di Trenitalia laddove si dichiara che il blocco della circolazione è stato conseguenza di una occupazione dei binari presso la stazione di Formia. Niente di più falso! Presso la stazione di Formia intervenivano tempestivamente le forze dell’ordine proprio in conseguenza della grave situazione di pericolo per la incolumità pubblica causata dal sovraffollamento del treno in partenza”.

Anche il sindaco di Formia, Sandro Bartolomeo ha preso posizione sulla vicenda e sottolineato: “Dopo una settimana di sperimentazione è evidente a chiunque frequenti un treno che i nuovi orari promossi da Trenitalia sono un errore e vanno cambiati. Di concerto con il sindaco di Minturno, avevamo già segnalato alla Regione le problematicità legate alla soppressione di alcune corse per pendolari che avrebbero prodotto disagi agli utenti ed un ingiustificato appesantimento delle funzioni della stazione di Formia”.

Le coincidenze sono troppo ravvicinate – spiega l’assessore alla Sostenibilità Urbana Claudio Marciano – e non vengono rispettate come chiunque prende il treno sa che può accadere. Le corse tagliate a prima mattina sono troppo pesanti. Abbiamo già visto incrementare la mobilità su gomma per via dei pendolari che non possono permettersi di perdere il treno. Interventi come questi hanno inevitabili conseguenze sui processi di urbanizzazione. Roma è una città caotica e per larga parte invivibile, con periferie ridotte ai limiti della decenza e provvedimenti di questo tipo rischiano di peggiorare la situazione. A queste condizioni non si può viaggiare e lavorare. I migliaia di pendolari che ogni giorno affollano la linea Formia-Roma potrebbero vedersi costretti a cercare un appoggio a Roma, finendo, dati i costi, per contribuire al sovraffollamento di quelle stesse periferie già così in difficoltà. Abbiamo un territorio ampio, bello. L’ultima cosa che serve è un nuovo processo di accentramento della popolazione”.

“Comprendiamo le esigenze di riorganizzazione dei servizi pubblici – prosegue il primo cittadino Sandro Bartolomeo -. Siamo i primi disponibili a trovare soluzioni per contenere gli sprechi ma il trasporto su rotaia e qualsiasi alternativa alla mobilità su gomma devono vedere un investimento in espansione, non in riduzione. Chiediamo alla Regione di intervenire. La stazione di Formia serve un comprensorio vasto e un bacino potenziale di utenza che sfiora i 90 mila abitanti. Va bene provare ma, se le cose non vanno, bisogna avere il coraggio e la responsabilità di tornare indietro sui propri passi. Chiediamo un incontro urgente alla Regione perché si apra un tavolo che coinvolga tutti i sindaci dei comuni interessati dalla riorganizzazione del servizio. I disagi sono troppo gravosi perché si vada avanti così. Le competenze tra Regione e Trenitalia sono diversificate. Al presidente Zingaretti chiediamo di intervenire su Trenitalia perché faccia un passo indietro e riconsideri le esigenze di questo territorio”.