Al via domenica la programmazione di ‘Natale con Jazzflirt’

Sarà la musica di una preghiera sonora, di un dialogo di note tra uomo e divino, a dare inizio alla serie di eventi proposti dall’associazione Jazzflirt-Musica & Altri Amori nell’ambito del progetto “Natale con Jazzflirt”.

Dimitri Grechi Espinoza
Dimitri Grechi Espinoza

Domenica 18 dicembre, Formia – Chiesa di S. Teresa Dimitri Grechi Espinoza: “Oreb”, sax solo.


Dimitri Grechi Espinoza per questo progetto unico nel suo genere, ha fatto incontrare due grandi passioni: lo studio della scienza sacra nelle culture tradizionali e  la ricerca sul suono portata avanti da anni con l’obbiettivo di riscoprire il respiro profondo dei luoghi sacri di tutto il mondo. Così, nella penombra della chiesa di S. Teresa egli avvolgerà l’ascoltatore con le note del suo sax, dal quale riesce a tirare fuori arcobaleni di armonici “liberati” dal sistema temperato. Lo farà suonando “tra le note” e “sulle note”  sfruttando le antiche forme architettoniche (o il riverbero prodotto da un sofisticato apparecchio elettronico) che rispondono ai fraseggi modali con risonanze trasformate dal musicista in contrappunti dal fascino ancestrale.

Il duduk armeno di Djivan Gasparyan, la spiritualità free di John Coltrane, le tradizioni nomadi del Sahara e la ripetitività di John Surman sono suggestioni che saltano all’orecchio ascoltando Oreb. Questo il titolo dell’evento che rende l’insieme di note suonate dal sax di Dimitri Grechi Espinoza una vera e propria preghiera, un momento di dialogo mediato dal fiato armonico tra uomo e Dio a ricordo di ciò che fu in quel monte biblico, Oreb, appunto dove furono dettate le leggi dell’uomo e che verrà  trasfuso nel cuore della chiesa di S. Teresa.

“Il mio più grande desiderio come musicista in quest’epoca è quello di contribuire a riportare la musica alla sua primitiva funzione di “dialogo” con il sacro, nel quale superare differenze di credo, distanze culturali e incontrare così se stessi e gli altri nella conoscenza dell’unità che lega l’intero ordine cosmico”. Dimitri non è solo un sassofonista tra i primi dieci in Italia, ma è anche un ricercatore delle origini della musica, intesa come dialogo ancestrale basato su frequenze cosmiche e ritmi antropici che trae la sua origine fin dai tempi della comparsa dell’uomo sapiens nei territori africani. Tutt’ora l’Africa conserva questa origine di ritmi primordiali fatti di brevi sequenze ripetute. Ma Dimitri è anche un profondo ricercatore del senso religioso dell’uomo, da cristiano ortodosso quale è ha studiato anche le altre dottrine così da cercarne un filo conduttore comune, l’elemento unificatore.

 

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