Congelato e rimandato lo scorso anno dopo le crescenti polemiche arrivate fino ai giudici del Tar, riecco il “gioco delle tre scuole”.
Vale a dire il riordino degli istituti superiori di Fondi, che prima dello stop, su input iniziale del Comune e quindi della Provincia prevedeva la nascita di un polo liceale e di uno tecnico. Un doppio polo che, nelle intenzioni, per il 2016-2017 avrebbe portato a una sorta di risiko, vedendo tra un trasloco e l’altro l’unificazione dell’Itis “Pacinotti” – l’unica delle tre superiori fondane dotata di autonomia – con l’Ite “de Libero”, e lo “scippo” dell’indirizzo delle scienze applicate fino a prima dell’Itis a favore del liceo “Gobetti”. Decisioni controverse e che per molti avrebbero portato alla morte del Pacinotti, al cui esterno personale e alunni erano arrivati ad affiggere addirittura dei necrologi. Per un piano di riordino alla fine stoppato con un dietrofront della stessa Provincia, facendo restare tutto immobile fino a data da destinarsi. Del resto, nei mesi di battaglia sul nuovo corso delle superiori della Piana erano entrati in scena a vario titolo Comune, Provincia, Regione, studenti, professori, giudici. Finanche il senatore forzista Claudio Fazzone, seppure in maniera indiretta. Arrivando dunque al congelamento.

Status quo in qualche modo interrotto con il piano di riorganizzazione della rete scolastica per l’anno 2017/2018 recentemente approvato dai vertici dell’ente di via Costa. Proposta che ora dovrà passare al vaglio della Regione, e che per Fondi vede appunto il ritorno al “gioco delle tre scuole”. Con le carte in tavola cambiate, però. Rispetto al recente passato, tutt’altro piano. Per il prossimo anno si ha intenzione di accorpare il liceo Gobetti e l’istituto tecnico de Libero, entrambi sottodimensionati, in un unico polo che avrà sede legale in via San Magno, nel plesso attualmente sede del solo secondo istituto. A comporre il polo un organico di 992 studenti, 544 del liceo e 448 del de Libero. “Morto” nel precedente piano, vivo più che mai in quello per il 2017/2018 il Pacinotti. Che anzi nelle previsioni vedrà l’attivazione di nuovi indirizzi: per il biennio quello di chimica, materiali e biotecnologie, per il triennio quello di biotecnologie ambientali.
Eppure anche quest’ultimo progetto avallato dalla Provincia pare partire in salita: se l’anno scorso fu in particolare il Pacinotti a fare le barricate, facendo sentire le sue ragioni anche in piazza, questa volta a non averla presa per il verso giusto è soprattutto il Gobetti. Per un disaccordo rispetto ai piani di via Costa che, salvo cambi di programma, oggi dovrebbe vedere gli alunni del liceo occupare l’istituto. Quello che si preannuncia come il prologo di una nuova battaglia senza esclusione di colpi.