Il 52enne Gerardo Cerasuoli e la 45enne Cinzia Di Manno, ovvero un commerciante del Mof in difficoltà e la moglie casalinga, entrambi incensurati. Questa, la coppia “stupefacente” di Fondi finita in manette lo scorso weekend nei pressi di Bolzano con un maxi-carico di droga proveniente dall’Olanda, ed occultato nel mezzo su cui viaggiava: 51 panetti per quasi 57 chili di cocaina risultata purissima. Droga per un valore stimato in qualcosa come 22 milioni 800mila euro, se solo fosse stata tagliata ed immessa sul mercato.
Assistiti dall’avvocato Francesco Di Ciollo, Cerasuoli e la consorte, da sabato ristretti rispettivamente nel carcere di Bolzano e in quello di Rovereto, saranno ascoltati dal giudice per le indagini preliminari nella mattinata di oggi, con il magistrato titolare del fascicolo, la dottoressa Daniela Pol, che intanto ha proceduto alla convalida del sequestro dello stupefacente. Trasportato da due corrieri insospettabili, lei madre di famiglia, lui operatore del Mof. Un commerciante la cui grande specialità erano le ciliegie, ma che per via della crisi del comparto ortofrutticolo e dello stesso “Gigante verde” di viale Piemonte a luglio 2015 aveva chiuso il proprio stand, continuando comunque a lavorare per conto terzi nel Mercato. Un volto noto nella Piana, quello di Cerasuoli – tra l’altro nella governance di “Assomercati”, l’associazione degli operatori all’ingrosso, degli intermediatori e degli autotrasportatori del Mof -, anche per il proprio impegno in politica, come attivista di uno dei meetup locali del Movimento 5 Stelle, sebbene non partecipasse alle riunioni da poco dopo le ultime elezioni amministrative. Di sasso, i compagni d’avventura tra i grillini. Dispiaciuti, e a tratteggiare praticamente all’unisono la figura di una “brava persona”, pur non giustificando eventuali illeciti.