La consigliera d’opposizione Maria Innamorato ha presentato alla città in un convegno pubblico la sua proposta sul futuro della gestione dei rifiuti e più in generale per favorire anche nella nostra città politiche per raggiungere l’obiettivo dei “rifiuti zero”, permettendo così di tagliare notevolmente i costi delle tasse pagate dai cisternesi.
Il pubblico presente ieri al Teatro Tres Tabernae ha avuto così modo di ascoltare il progetto della Innamorato: gestione “in house” del servizio e raccolta differenziata porta a porta in tutto il territorio comunale.
“La gestione ‘in house’ – ha spiegato Innamorato -, è la gestione diretta del Comune: una scelta che permette di pagare la TARI senza l’aggio, ovvero senza il guadagno che va necessariamente versato alla società che prende in appalto il servizio come vorrebbe fare oggi l’attuale amministrazione . Il servizio porta a porta, invece, permetterà di aumentare notevolmente la percentuale di raccolta differenziata ancora ferma al 30% (per legge dovremmo stare al 65%) e di premiare quei cittadini che fanno la differenziata facendoli pagare di meno. Altro particolare da non trascurare è che la gestione in house permetterà di salvare tutti i posti di lavoro della Cisterna Ambiente, a rischio, con il passaggio alla gestione privata”.
Per dimostrare che la proposta dei rifiuti-zero non è la solita promessa elettorale ma si può concretamente realizzare, al convegno hanno partecipato anche Ornella Pistolesi presidente del “Movimento Legge Rifiuti Zero” e Alessandra Lombardi assessore all’Ambiente del Comune di Aprilia che hanno raccontato l’esperienza della città di Aprilia.
Un Comune, a pochi chilometri da Cisterna, dove la gestione in house e il porta-a-porta hanno permesso di raggiungere numeri inaspettati nella gestione dei rifiuti, dimostrando che ciò è possibile anche nella città di media grandezza come la nostra.
Massimo Piras, presidente dell’Alliance Circular Economy, ha invece illustrato i vantaggi economici per le città che adottano servizi spinti di raccolta differenziata: “Un Comune come Cisterna – ha ipotizzato Piras -, potrebbe ottenere almeno 300.000 euro rivendendo i materiali riciclati. Ci sono Comuni, come Zafferana Etnea in Sicilia – ha spiegato – dove la raccolta differenziata è così vantaggiosa che i sindaci hanno praticamente azzerato la TARI”.
Le conclusioni sono state affidate al consigliere regionale Enrico Forte, membro della commissione ambiente, che ha illustrato il lavoro della Regione a favore dei Comuni che stanno modernizzando il loro servizio di raccolta dell’immondizia urbana.