Sulla morte del 67enne romano Mauro Novelli c’è stata una doppia responsabilità, quella dei datori di lavoro e quella del medico che lo ha curato. I primi, violando le disposizioni per la sicurezza sul lavoro, avrebbero reso possibile l’incidente risultato fatale al lavoratore e il secondo, non effettuando degli accertamenti sul paziente, avrebbe contribuito al decesso.
Con l’accusa di omicidio colposo due imprenditori, un operaio e il medico sono stati così rinviati a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone. Il 17 luglio 2012 Novelli venne investito da un traspallet durante le operazioni di movimentazione merci nella cooperativa Evergreen, nel capoluogo pontino. Soccorso, il 67enne morì dopo il ricovero all’ospedale “Santa Maria Goretti”. Per gli inquirenti, un omicidio colposo causato da Elia Antonaci, 42 anni, di Aprilia, amministratore della Evergreen e committente dei lavori, Maurizio Breteni, 51 anni, di Albano, amministratore della cooperativa Idea Service Trasporti, Gheorghe Put, 43 anni, romeno, residente ad Ariccia, dipendente della coop Idea e conducente del traspallet che investì la vittima, e Ascenzo De Bonis, 65 anni, ortopedico della casa di cura “Città di Aprilia”, quest’ultimo non effettuando accertamenti su possibili lesioni arteriose subite da Novelli, visto che aveva una frattura del femore sinistro.
Il processo inizierà, davanti al giudice del Tribunale di Latina, Laura Morselli, il prossimo 12 giugno.