Secondo la sua versione, ha rischiato di vedersi mozzare l’orecchio a colpi di forbici. Un ferimento avvenuto al culmine di un litigio tra due ospiti di una delle strutture gestite dalla cooperativa “La Ginestra”, la principale onlus ad occuparsi dell’accoglienza di richiedenti asilo della Piana, e che ha visto suo malgrado finire in ospedale un terzo migrante. Un 31enne senegalese che a quanto pare era intervenuto tentando di fare da paciere. Bagarre rientrata da lì a poco senza particolari problemi, ma solo dopo l’improvviso ferimento del ragazzo da parte di uno dei due protagonisti dell’alterco.
I fatti nella prima mattinata di lunedì nella sede distaccata della coop situata in via Chiarastella, una delle traverse di via Diversivo Acquachiara, portando intorno alle 10 il 31enne presso il “San Giovanni di Dio”, accompagnato da uno degli addetti de “La Ginestra”. All’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale di via San Magno presentava una ferita all’orecchio sinistro, con parte della pelle del padiglione auricolare che risultava quasi amputata. Come se l’era procurata? Non senza comprensibili difficoltà legate alla lingua, lo straniero ha spiegato di essere appunto stato aggredito con un paio di forbici. Il suo tentativo di mettere fine a quella discussione nel centro era finito male. Ma poteva andare molto peggio. Nonostante il rischio corso e lo spavento, alla fine la ferita inferta all’orecchio è stata medicata entro non molto e con poca difficoltà, portando alle dimissioni del paziente con una prognosi iniziale di 12 giorni.
A margine della venuta in ospedale del giovane al pronto soccorso fondano si sono portati i carabinieri della Tenenza locale, che però non hanno trovato motivo di procedere d’ufficio e, per il momento, non hanno ricevuto nessuna denuncia dalla parte lesa. Per un episodio che fa ad ogni modo tornare all’ordine del giorno la nutrita presenza di richiedenti asilo in zona, già in diverse occasioni al centro di fatti di cronaca – non ultima la protesta-fiume di fine ottobre per il “pocket money” in arretrato – o delle polemiche di residenti e parte della politica.