Latina, il processo ‘Caronte’ arriva in Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione

Per i 22 imputati nel processo “Caronte”, condannati a 214 anni e tre mesi di reclusione, è giunto il momento del giudizio della Corte di Cassazione. Il prossimo 25 gennaio si celebrerà l’udienza davanti alla Suprema Corte e gli ermellini dovranno così stabilire in via definitiva se le famiglie di origine nomade Ciarelli e Di Silvio a Latina avevano costituito un’associazione per delinquere.

Operazione Caronte
Operazione Caronte

Al termine del processo d’appello Carmine Ciarelli, ritenuto il capo della famiglia nomade, è stato condannato a 20 anni e mezzo di reclusione, Carmine Di Silvio, detto “Porcellino”, a 13 anni e 11 mesi, Vincenzo Falzarano a 7 anni, Ferdinando “Pupetto” Di Silvio a 3 anni, Pasquale Ciarelli a 13 anni e 10 mesi, Antonio “Patatino” Di Silvioa 7 anni e 4 mesi, Ferdinando “Furt” Ciarelli a 18 anni e 10 mesi, Antongiorgio Ciarelli a 14 anni e 1 mese, Andrea Pradissitto a 14 anni, Giuseppe “Ciappola” Di Silvio a 13 anni, Mario Esposito, Giuliano Papa e Simone Grenga a 13 anni, Gianluca Mattiuzzo a 12 anni, Ferdinando “Macù” Ciarelli a 6 anni e 8 mesi, Giuseppe “Romolo” Di Silvio a 6 anni e mezzo, Mario Carboni a 6 anni e 5 mesi, Rosaria Di Silvio a 4 anni e 8 mesi, Maria Cristina Di Silvio a 4 anni, Rosaria Ciarelli a 3 anni, Pasquale Verrengia a 2 anni e 4 mesi, e Monia Izzo a 2 anni.