Terapie sbagliate e mancati ricoveri: ginecologo del ‘Goretti’ rinviato a giudizio

L'ospedale 'S.M. Goretti' di Latina

Tra mancati accertamenti, terapie sbagliate e mancati ricoveri, un ginecologo di Priverno, in servizio presso l’ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina, è stato ritenuto dagli inquirenti responsabile della morte di un feto e per il medico, il dott. Angelo Frieri, il sostituto procuratore Maria Eleonora Tortora ha ora chiesto il rinvio a giudizio, ipotizzando l’omicidio colposo.

Il dramma si consumò il 25 agosto 2014, quando al “Goretti” giunse una donna di Borgo Vodice, al nono mese di gravidanza, con il feto ormai morto nel grembo. La donna presentò una denuncia e il ginecologo di fiducia, il dott. Frieri venne indagato ma, essendo poi stato “scagionato” dai medici legali nominati come consulenti dal sostituto Tortora, il magistrato chiese per lui l’archiviazione. L’autrice della denuncia si è opposta, tramite l’avvocato Pisani, consegnando al gip una consulenza di parte in cui venivano invece indicate una serie di responsabilità a carico del medico, e il giudice Pierpaolo Bortone ha ordinato al pm di formulare l’imputazione per il ginecologo, di cui ora il sostituto Tortora ha chiesto appunto il giudizio.


Secondo il gip Bortone, “l’evoluzione processuale” della vicenda potrebbe “consentire di accertare che se il 19 agosto 2014” la donna “fosse stata attentamente valutata e visitata dal dott. Frieri e poi, con sufficiente sollecitudine, fosse stata trasferita in presidio ospedaliero più idoneo, l’evento morte avrebbe potuto non verificarsi”. E ancora: “Il Frieri avrebbe omesso di monitorare adeguatamente l’ultimo periodo di gravidanza” della paziente, “prescrivendole medicine inadeguate ed omettendo di prescriverle un ricovero in ambito ospedaliero per un opportuno e necessario controllo nutrizionale e insulinico”.