Bancarotta milionaria, va avanti il processo per il crac Midal a Latina

Il Tribunale di Latina

Tra la ricostruzione da parte degli investigatori di investimenti fatti all’estero e il racconto da parte del personale amministrativo su quanto avveniva in azienda, davanti al Tribunale di Latina va avanti il processo per il crac Midal, attorno al quale secondo gli inquirenti è stata compiuta una bancarotta milionaria.

Lavoratori ex Midal
Lavoratori ex Midal

A sfilare davanti ai giudici sono stati così un amministratore che, essendo coinvolto nelle indagini su una società sorella della Midal, ha scelto di non parlare e una dipendente amministrativa, la quale ha specificato che il denaro veniva utilizzato, negli ultimi tempi di vita del colosso della distribuzione alimentare, per pagare fornitori, in particolare per pagare Paolo Tintisona, e non per gli stipendi dei dipendenti. Ascoltato infine un maresciallo della Guardia di finanza, che ha riferito su viaggi e investimenti di Rosanna Izzi a Santo Domingo.


La prossima udienza è fissata per il 7 dicembre, per ascoltare gli ultimi testimoni del pm. Tra marzo, aprile e maggio dovrebbe poi concludersi l’istruttoria e prima della prossima estate arrivare la sentenza. Undici gli imputati: Paolo Barberini, ex amministratore delegato della Midal, Rosanna Izzi, ex presidente del gruppo, il commercialista Sergio Gasbarra, di Cisterna, ex presidente del collegio sindacale, il manager Ivo Lucarelli, l’ex revisore Sandro Silenzi, gli ex sindaci Pietro Gasbarra e Stefano Pisanu, gli imprenditori Piero e Antonio Bova, l’imprenditore Giuseppe Piscina, e il marito di Rosanna Izzi, Giacomo Pontillo, difesi, tra gli altri, dagli avvocati Renato Archidiacono, Angelo Fiore, Luca Giudetti, Leone Zeppieri e Giovanni Lauretti.