Multiservizi Aprilia, “il rifugio dei peccatori della politica apriliana”

Il Comune di Aprilia

“Era chiaro che accadesse e infatti le nostre previsioni si stanno puntualmente avverando. Sul tema del presunto “piano di razionalizzazione della Multiservizi” – scrivono Fabrizio di Carlo di Ncs Aprilia e Sabrina Montefusco di Apl – l’Amministrazione Terra non volendo sentir ragioni, per motivi evidentemente legati alle promesse elettorali fatte nel 2013, sta per effettuare frettolosamente, scelte disastrose sia per le casse pubbliche (poiché ci saranno ricorsi e ulteriori spese legali a carico della collettività) che per la qualità dei servizi offerti. Senza contare che la privatizzazione del settore parcheggi colpirà le tasche dei cittadini apriliani con aumenti del 40% rispetto alla tariffa odierna sulla sosta oraria e, l’allocazione del verde pubblico alla Progetto Ambiente comporterà solo ed esclusivamente la possibilità di smembrare con successive ondate l’Asam, regalando, è il caso di dirlo, nuovamente al mondo cooperativo la gestione dei servizi pubblici anche in campo “sociale”.

Fabrizio di Carlo
Fabrizio di Carlo

Infatti, iniziano a circolare voci anche sul cattivo stato di salute di alcuni servizi legati all’assistenza alla persona e quindi non si annuncia nulla di buono per i 250 lavoratori interessati. A nulla sono servite le indicazioni delle organizzazioni sindacali e di diversi partiti infatti, in modo assolutamente sconvolgente, l’Amministrazione arriva anche a “gonfiare” pro domo sua le cifre – contenute nella delibera 298 del 21/10/16 – e ignorando l’ennesimo provvedimento legislativo già approvato dalla Camera e in discussione al Senato proprio in questi giorni. Tale provvedimento intitolato “Schema di decreto legislativo recante testo unico sui servizi pubblici locali di interesse economico generale” prevede all’art. 7 tra le modalità di gestione di tali servizi, anche quello delle Aziende Speciali, purché maggiormente vantaggiose rispetto alla privatizzazione.


Sabrina Esposito Montefusco
Sabrina Esposito Montefusco

Non è un mistero che l’Asam abbia bisogno di maggiore efficienza, ma se invece di risparmiare sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori si iniziasse a eliminare gli sprechi, ridurre le consulenze, riscuotere tutti i crediti verso i clienti e a sostituire la dirigenza? In questi anni nulla è stato fatto per normare aspetti importanti come lo “straordinario”, e niente pure dal punto degli investimenti infrastrutturali. L’Asam è stata sempre vista come il refugium peccatorum della politica apriliana, un parafulmine sempre buono per nascondere e indirizzare su altri l’incapacità della politica. Ora che, questa “grande notte” legislativa si sta finalmente rendendosi conto che le privatizzazioni si sono sempre dimostrate un boomerang per le casse pubbliche e i cittadini, l’Amministrazione Terra invece vuole imboccare di corsa questa direzione. Ma lo fa in maniera vigliacca e autoritaria poiché, non è in previsione alcun passaggio o discussione in Consiglio Comunale, poiché forse chi doveva decidere lo ha già fatto, e non vuole rischiare di vedere modificate le proprie strategie in Aula”.