Infiltrazioni mafiose al Mof, audizione in Regione per il direttore

La sicurezza del Mof, ma soprattutto l’interesse delle mafie sul “Gigante verde” di viale Piemonte. Questi, i temi al centro della seduta di merco0ledì pomeriggio della Commissione consiliare sulle infiltrazioni mafiose e sulla criminalità organizzata della Pisana, che ha visto l’audizione in Regione del direttore del Mercato di Fondi, Stefano Nardone, con una relazione la cui versione scritta sarà consegnata in occasione di una prossima visita nella Piana da parte della stessa commissione speciale, analoga a quella in programma al Car di Guidonia.

Il direttore Nardone
Il direttore Nardone

Nardone, 37 anni di servizio nell’ambito di viale Piemonte, “non ha nascosto che il settore dell’ortofrutta in generale sia esposto al pericolo di infiltrazioni. Ma in questi anni, secondo il direttore, non è mai stata sequestrata droga nel Mof”, hanno detto dalla Regione nel post commissione. Per quanto riguarda il rilascio delle concessioni – 115, gli stand complessivi del mercato – il direttore ha riferito di controlli “piuttosto scrupolosi, senza mai grandi problemi se non un caso due anni fa”. Altra storia per quanto riguarda i trasporti: in un carico di 2500 cassette su un camion – e il numero di mezzi giornaliero che fa ingresso al Mof varierebbe dai 2000 ai 2550 – è difficile da parte degli investigatori individuare eventuali carichi illegali nascosti, ha sostenuto Nardone. “Elementi criminali possono infiltrarsi, pertanto, tra chi lavora onestamente”, è stato il senso del suo discorso a riguardo. “La soluzione sarebbe quella di un rapporto ancor più sinergico tra chi amministra il mercato e le forze dell’ordine”. Sebbene l’ipotesi di trasferire il Commissariato di Fondi nel Mof, che puntualmente ritorna da anni, sembri ad oggi tramontata. A dispetto, ha ricordato il direttore, di un investimento di circa 450mila euro da parte del Mercato sulla palazzina che avrebbe dovuto accogliere la polizia.


Da par loro, i consiglieri presenti all’audizione hanno chiesto chiarimenti sulle numerose notizie di stampa riguardanti nel tempo il Mof, parlato dell’ipotesi di un Mof parte civile nelle vicende giudiziarie e del fatto che, in passato, siano state avviate indagini diverse indagini, in particolare antimafia. “È emerso anche che esiste un Mof ‘obiettivo sensibile’, che da un lato produce e dà lavoro a tantissime famiglie e dall’altro, per fattori esterni legati al mondo dei trasporti, è esposto a problemi sul piano della legalità”, hanno reso noto dalla Regione. Da dove, nell’invocare la presenza “di più presidi di legalità, commissariato incluso”, hanno dimostrato apprezzamento per “la prassi del direttore di accompagnare in giro per il Mercato ufficiale delle forze dell’ordine”. Durante l’audizione è stato inoltre ricordato come la Mof spa, la società di gestione del centro agroalimentare, sia da tre anni senza presidente e vicepresidente, il primo di nomina regionale e il secondo comunale.