“Il sindaco di Ponza, Pietro Vigorelli, sta adesso gettando fango mediatico sui territori di Sabaudia e San Felice Circeo, danneggiando turismo, commercio, agricoltura e le istituzioni che le governano e promuovono. Foto anonime postate genericamente su Facebook senza preventive segnalazione ai soggetti competenti, senza dire e/o segnalare dove siano localizzati questi rifiuti, evidenziano esecrabili connesse a comportamenti incivili che nulla tolgono alla qualità di un territorio dalla valenza naturalistica indiscusso riconosciuta dall’Unione Europea all’Unesco, dallo Stato alla Regione Lazio sino a Comuni e Provincia. Da esagerazione vergognosa a clamorosa menzogna, da Zannone immondezzaio al Parco Immondezzaio. Il sindaco Vigorelli sta cercando a tutti i costi la rissa istituzionale e questo comporterà inevitabilmente che il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco, di cui il dott. Vigorelli è membro, sia chiamato a decidere se procedere o meno nelle sedi opportune. Si infatti arrecando un tangibile danno di immagine (e non solo), sia per il Parco che per le comunità locali e in particolare dei Comuni di Sabaudia e San Felice Circeo. Essendosi purtroppo oltremodo superato il limite del folclore caratteriale che il dott. Vigorelli ama tanto rappresentare, forse è il momento che anche altre istituzioni intervengano e in modo ben diverso dal gioco orchestrato a tavolino di interrogazioni parlamentari che in genere non si negano a nessuno, soprattutto se amici o conoscenti”.

Così rompe il silenzio “istituzionale” assunto ormai da mesi dal presidente dell’Ente Parco Nazionale del Circeo Gaetano Benedetto e commenta le ennesime esternazioni del primo cittadino di Ponza che, si legge, “insiste nel suo attacco frontale al Parco e al Corpo Forestale dello Stato, parlando di rifiuti che (come ormai da tutti ribadito anche ufficialmente al sindaco Vigorelli) prioritariamente riguardano competenze afferenti ai Comuni in base all’art. 192, del d.lgs. 52/2006”.
“L’indecente strumentalità dell’azione del dott. Vigorelli è chiara ed evidente. La si deduce dai fatti: non attiva gli strumenti a sua disposizione per risolvere i problemi che pone, ma è solo interessato ad aizzare malumori utilizzando la comunicazione social e i contatti politici di una vita professionale. Vuole che Zannone esca dal Parco del Circeo, ci provi, si accomodi pure. Sbraita ovunque ma non ha fatto un atto coerente in merito. Chiacchiere e propaganda. Denuncia alla stampa la presenza di rifiuti senza prima o dopo né segnalare al Comune o all’Ente Parco, di cui fa parte, dove questi impedendo così alcun intervento puntuale. Alla faccia delle competenze: un Sindaco che non sa che le competenze sui rifiuti sono del Sindaco e dei Comuni. Con queste ultime giornalate di populismo a buon mercato è come se avesse denunciato innanzi tutto il Dott. Quarto (Sabaudia) e il Dott. Petrucci (S. Felice Circeo) sottraendosi a quella doverosa collaborazione istituzionale a cui è tenuto sia come Sindaco che come parte del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco.
Non si può chiedere al Parco del Circeo di essere San Sebastiano e le mille frecciate del sindaco Vigorelli hanno superato ogni limite di tollerabilità. Nessuno può negare o ha mai negato la presenza di rifiuti al Circeo come purtroppo quasi ovunque in Italia. Non per questo il Circeo, come per fortuna la stragrande parte del nostro Paese, può essere definita “imondezzaio”. L’Ente Parco è ben consapevole del fenomeno su cui ha promosso anche comunicazioni specifiche, ha sostenuto iniziative di volontariato che hanno pulito alcune aree, ha segnalato ai Comuni competenti la necessità di alcuni interventi puntuali che sono stati effettuati, ha sollecitato il Corpo Forestale dello Stato su attività di manutenzione e monitoraggio più regolari (l’ultima del 25 ottobre). Sulla strada interrotta così come sul bordo strada che attraversa la foresta – prosegue Benedetto -, ho personalmente partecipato a diversi interventi di volontariato (e non solo) con guanti e ramazza; sulla gestione dei rifiuti c’è sempre stato un confronto importante col comune di Sabaudia, San Felice Circeo e l’Ente Parco ha favorito la raccolta differenziata anche in funzione del riconoscimento di Bandiera Blu. Questa è la regola aurea: la collaborazione tra gli Enti e tra i cittadini determina le risposte positive. Il Dott. Vigorelli ha scelto una linea di lontananza da tutto ciò, sembra che lui non interessi la risposta, ma l’effetto sensazionalistico di foto parziali e limitate. Parla di monnezza nelle principali aree della Foresta. Né io ne altri però vediamo rifiuti alle Piscine, a Cocuzza, all’interno di Parco Daini, a Cerasella, cioè nelle aree davvero principali della foresta dove il Parco e il Corpo Forestale garantiscono una tutela di beni naturali preziosi. Chiunque può andare a vedere.”