Maratona di New York, a tagliare il traguardo anche una giovane mamma pontina

Gli occhi stanchi, il viso tirato. L’evidente spossatezza di chi ha appena affrontato una prova difficile, in apparente contrasto con uno sguardo che esprime serenità e un profondo senso di appagamento.

piccutimage_000063
Simona Candelora

Una strana miscellanea di emozioni quelle che ha impresse Simona Candelora sul suo volto all’indomani del suo ritorno da New York. Perché a 45 anni la consulente del lavoro che opera a Scauri e mamma di due ragazzi, ha deciso di mettersi profondamente in discussione, partecipando, il 6 novembre scorso, alla 46ma edizione della famosa maratona che attraversa i cinque quartieri della Grande Mela. Un successo nel successo per la giovane mamma, capace di scendere in pista con uno dei 50mila pettorali assegnati ai partecipanti che si sono sfidati su un percorso di 42 chilometri e 195 metri, ma anche di aggiudicarsi uno dei 25mila riconoscimenti destinati esclusivamente a coloro che sono capaci di arrivare al termine della gara, con l’ulteriore risultato di essere stata tra coloro che hanno concluso in un tempo inferiore alle 5 ore, conquistando così non solo una medaglia ma anche la pubblicazione del suo nome scritto nero su bianco sull’edizione speciale del 7 novembre del New York Times.


piccutimage_000064Tutto è nato per caso, o quasi, per Simona che da ottobre dello scorso anno frequenta il MICAP (Master Internazionale in Coaching ad Alte Prestazioni) del dottor Roberto Cerè con l’obiettivo di certificarsi coach. Risultato per conseguire il quale ha accettato di superare diverse prove, alcune delle quali “fisiche” quali un campo di sopravvivenza della durata di una settimana (già sostenuto con successo) e il completamento della Maratona di New York in un tempo prestabilito inferiore alle cinque ore. Simona ha accettato la sfida e ha iniziato ad allenarsi sul lungomare di Scauri. Un impegno che ha assunto piano piano, per gradi, pochi chilometri alla volta, fino a sottoporsi a un allenamento più serrato, più consono all’obiettivo: la Maratona di New York. A sostenere la consulente del lavoro il suo compagno di vita, Fabrizio il quale, pur non avendo prove da superare, ha pensato di accompagnarla ed entrambi, da qualche mese, sono diventati membri dell’Olimpic Marina, squadra di amatori con la quale hanno esordito in una 10 km a Falciano il mese scorso. Una “piccola” gara a confronto di quella nella quale si sono cimentati nella Grande Mela. Competizione in cui Simona è stata capace di portare a casa un doppio risultato: il completamento della maratona entro il tempo richiesto inferiore alle 5 ore (4.55.XX) l’idoneità a certificarsi Real Result Coach nel MICAP del dottor Cerè.