‘Banda delle slot’, attesa per le sentenze in arrivo tra due settimane

Quattro anni fa erano passati alle cronache come la banda delle slot, il gruppo di ladri diventati il terrore delle attività commerciali della provincia di Latina, pronti a introdursi di notte nei locali, sfondando porte e finestre, e a fare razzia del denaro contenuto nei dispositivi appunto per il gioco d’azzardo. Un’associazione per delinquere secondo il sostituto procuratore Raffaella Falcione. Ma giunto il momento degli arresti il quadro si era ridimensionato e ora, a far cadere l’ipotesi associativa è stato lo stesso pm Claudio De Lazzaro nel corso della sua requisitoria. Il pubblico ministero ha così chiesto le condanne per i singoli furti contestati ai romeni Silvio Ungureanu, Radu Ievciuc e Gheorghe Daniel Ocioboc: poco più di otto anni di reclusione per tre imputati. E dopo la discussione delle difese l’udienza, per repliche e sentenza, è stata aggiornata dal giudice per l’udienza preliminare Mara Mattioli al prossimo 25 novembre.

Secondo gli inquirenti, i tre imputati, insieme a Cristian Catalin Ocioboc, la cui posizione è stata stralciata essendo al momento detenuto in Romania, tra il 2011 e il 2012 avrebbero messo a segno nel capolugo pontino, ad Aprilia e Terracina una serie di furti. Nello specifico, Ungureanu avrebbe fatto razzia di materiale informatico e tv, per un valore di 12mila euro, da “Punto Com Services”, insieme a Ievciuc e Cristian Ocioboc avrebbe rubato oltre 14mila euro dalle slot del bar Montani e 300 euro , in questo caso ad Aprilia, dal distributore Agip di Pierpaolo Greci. Ungureanu, insieme ai due Ocioboc, è poi accusato di aver rubato tremila euro dalle slot del bar Stonehenge a Terracina e 18mila euro sempre dalle slot del bar Rosa dei Venti di Aprilia. Ievciuc e i due Ocioboc sono infine accusati di aver cercato di mettere a segno una rapina ai danni di tre poliziotti, il 20 febbraio 2012 a Latina, mentre venivano sorpresi a scassinare slot nel bar “Il Circolo”. Il pm De Lazzaro ha chiesto condanne a due anni per Ungureanu, a 3 anni e 4 mesi per Ievciuc e a 3 anni per Daniel Ocioboc. A parlare sono stati poi i difensori, gli avvocati Oreste Palmieri e Moreno Gullì.


Tra due settimane la sentenza.