Referendum Costituzionale, Sinistra Italiana Gaeta: “Perché dire No”

Si svolgerà lunedì 14 Novembre alle ore 17.30 presso la Sala Verde dell’Hotel Serapo di Gaeta un incontro – dibattito organizzato da Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà dal titolo “Perché dire NO il 4 Dicembre. Riflessioni sul Referendum costituzionale”. Un’occasione importante, a poco più di tre settimane dal voto, per sciogliere tutti i nodi critici legati alla Riforma Renzi – Boschi e giungere alle urne pienamente consapevoli. L’evento vedrà la presenza dell’esimio costituzionalista Gaetano Azzariti – Professore ordinario di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “La Sapienza” di Roma e dell’onorevole Serena Pellegrino – deputata di SI-SEL – e sarà introdotto e moderato dalla Prof.ssa Ersilia Vitiello, da sempre impegnata nella vita politica e culturale della città. I relatori entreranno nel merito delle proposte e del nuovo assetto che si vuole imprimere alla Costituzione del 1948, confutando punto per punto tutto quanto viene avvalorato dagli autori e dai sostenitori di questa riforma: superamento del bicameralismo paritario, semplificazione dei procedimenti legislativi, diminuzione dei costi della politica, solo per citarne alcuni.

Un testo che, modificando ben 47 articoli, invece di unire com’è nella natura delle carte costituzionali, in questi mesi ha sostanzialmente spaccato il Paese. Senza dimenticare quanto sia faticosa la sua fruizione. Come ha ricordato pure Azzariti: “È una riforma scritta malissimo e questo per la Costituzione è terribile: Piero Calamandrei diceva che le costituzioni devono essere chiare e semplici. In questo senso questa è una riforma che ridurrà la Costituzione confusa e complicata”.


L’auspicio degli organizzatori è che la cittadinanza tutta del Sud Pontino possa prendere parte a questo evento di alto valore culturale e politico. Del resto, come ha affermato l’onorevole Pellegrino “Non ci sono slogan che possano supportare le ragioni del NO, solo fitte argomentazioni sulle reali ricadute dopo la radicale trasformazione della Carta Costituzionale”.