È uscito dalla casa circondariale del capoluogo ieri Cristian Peppe, il 20enne fondano tra i destinatari nei giorni scorsi delle misure di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’inchiesta “Enigma”, condotta dai carabinieri pontini e dall’Antimafia di Roma per sgominare due presunte organizzazioni criminali operanti tra Fondi, Terracina, Itri e Formia, e dedite allo spaccio di cocaina, crack e marijuana.
Una decisione, la scarcerazione, giunta in accoglimento della relativa istanza presentata al Riesame di Roma dagli avvocati del giovane presunto pusher, Giulio Mastrobattista ed Atena Agresti, portando Peppe agli arresti domiciliari.
“Siamo soddisfatti – ha commentato Mastrobattista -, è una nuova pagina di buona giurisprudenza per un reato come quello associativo previsto dall’ex articolo 74 Dpr 309/90 (che punisce appunto l’associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, ndr) che rischiava di diventare un recipiente senza fondo”.
Dodici indagati complessivi, e dieci persone raggiunte da misure cautelari, nell’operazione “Enigma”. Che oltre a Peppe aveva visto finire in carcere i 25enni casertani residenti a Fondi Vincenzo Imparato e Giuseppe Ambrosio, e il 37enne nativo di Formia ma residente a Itri Alessandro Papa.