I consiglieri comunali di Pontinia Paolo Torelli e Daniela Lauretti della lista “Il Girasole per Pontinia” hanno inviato una lettera al sindaco del Comune di Pontinia, al Presidente del Consiglio Comunale, al Segretario Generale, per chiedere chiarimenti nell’ambito della convocazione di un Consiglio comunale ad hoc sulle “Tariffe per l’utilizzo degli impianti sportivi”. Ecco di seguito il testo della missiva:
“Gentilissimi,
la nostra richiesta nasce a seguito di molti incontri e dialoghi intercorsi con rappresentanti di associazioni sportive che lamentano le decisioni adottate con la Delibera di Giunta 129 / 2016. Infatti abbiamo constatato come la maggior parte delle realtà sportive ogni giorno affrontino moltissimi sacrifici al fine di proseguire nelle loro attività all’interno della societa pontiniana. Si tratta di realtà che non solo permettono a giovani e bambini di praticare sport, e quindi di crescere a contatto con altri ragazzi e praticare attività motoria, tanto importante per la salute e una crescita sana, ma anche ad adulti ed anziani di vivere Pontinia sotto un’altra veste: l’associazionismo, l’impegno civico, il volontariato.
Quando si parla di associazionismo, si parla anche di rivalutazione di un quartiere o borgo, di cura del manufatto che utilizzano le associazioni, di manutenzione giornaliera, di aumento dell’utenza per i piccoli commercianti … A nostro avviso é esagerato, come accade in molti casi all’interno della Delibera 129, arrivare a triplicare le tariffe, o determinare un canone giornaliero di 200€ per l’utilizzo dello stadio o del palazzetto dello sport. Non si tratta di una impresa che chiede l’uso della struttura per svolgere attività imprenditoriale, ma si tratta di associazioni dilettantistiche che, in cambio di una quota associativa modesta, consentono a bambini, ragazzi, famiglie ed anziani di vivere Pontinia attraverso lo sport, le attività ricreative ed il volontariato.
Va considerato inoltre che il Comune, in cambio, non presenta un’offerta pubblica di pratica sportiva o ricreativa, ma deve necessariamente affidarsi all’associazionismo privato e spontaneo. Sicuramente, in alcuni casi, l’innalzamento delle tariffe poteva risultare giustificabile, data l’eccessiva esiguita del canone finora richiesto, ma in molti, troppi, casi non lo è affatto. Proprio perché la materia merita una discussione più ampia ed approfondita, e considerato che il Comune si è dotato ufficialmente della Consulta dello sport, chiediamo: che la delibera sia annullata e riadottata, dopo aver acquisito il parere della Consulta, attraverso un sereno e costruttivo confronto in Consiglio comunale, con deliberazione condivisa ed approvata dall’assise che rappresenta tutti i cittadini. Noi auspichiamo che questa richiesta non venga gettata nel cassetto ma rappresenti il primo passo verso un nuovo modo di amministrare il ”bene comune”.