Riforma pensioni, Acli Latina: “Si poteva fare di più”

Buone notizie per i pensionati che non ricevono più di 750 euro al mese. Come confermato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini  per questi è previsto un aumento della quattordicesima pari a 100-150 euro. Importante novità anche per chi gode in un trattamento pensionistico che non supera i mille euro: in questo caso infatti la 14esima, prima non presente, verrà erogata, per aumenti previsti tra i 330 e i 500 euro. Questo il risultato a cui sono arrivati sindacati e gGoverno dopo una lunga concertazione che ha portato allo stanziamento di sei miliardi di euro in tre anni.

Fondi che serviranno anche ad allargare la platea di pensionati che potranno godere dell’aumento della pensione tramite quattordicesima che passeranno dagli attuali 2,1 milioni a  3,3 nel giro di tre anni.


“Si tratta di un buon punto di partenza – ha commentato Francesco Paolo Assaiante, vice segretario della Fap (federazione anziani pensionati) Acli –. Finalmente si parla di pensioni ma crediamo che si potesse fare di meglio.  Le pensioni basse negli ultimi dieci anni hanno perso il il 30% del loro valore – spiega ancora Assaiante –  e questo ha creato un divario enorme con il resto della popolazione. E’ vero che sulla carta anziani e pensionati non contribuiscono al Pil e alla spesa ma non bisogna dimenticare l’importanza che i pensionati rivestono all’interno della famiglia  dove spesso contribuiscono economicamente al sostentamento dei figli e spesso garantiscono l’accudimento dei nipoti sgravando di una nuova spese i genitori, sempre più spesso impegnati a tempo pieno nel mondo del lavoro”.

A cambiare potrebbe essere anche il sistema dell’Ape (anticipo pensionistico su base volontaria) che dovrebbe essere da subìto disponibile per disoccupati, disabili e parenti dei disabili. Il costo per la sua  restituzione potrebbe attestarsi sul 5% annuo.

Di non poco conto, infine, l’accordo raggiunto per i cosiddetti lavoratori precoci, ossia coloro che prima del compimento del 19esimo anno di età potevano già contare su 12 mesi di lavoro effettivi. Questi potranno andare infatti in pensione alla maturazione dei 41 anni di contributi se appartenenti alla categoria dei lavoratori in difficoltà in cui rientrano disoccupati senza ammortizzatori sociali, disabili e chi è stato impiegato in lavori usuranti.

Per aiutare ogni singolo pensionato a verificare se la propria posizione sia cambiata dopo queste novità introdotte a livello nazionale, le Acli provinciali di Latina mettono a disposizione i propri sportelli  (a Latina in via Verdi 8, all’interno del Mercatino, e ad Aprilia in via Tiberio 15)

Per gli utenti più tecnologici è anche possibile accedere al portale istituzionale dell’Inps per verificare mensilmente l’importo dei trattamenti pensionistici .Tutta la procedura è esplicata nel dettaglio nel sito internet della FapAcli (la federazione anziani e pensionati dell’associazione)