Verso le battute conclusive il processo per l’omicidio di Pino e Amilcare Mattei, i due fratelli imprenditori di Castelforte uccisi nella loro cava di Coreno Ausonio nella notte tra il 6 ed il 7 novembre di due anni. Il Sostituto Procuratore Chiara D’Orefice ha chiesto la condanna all’ergastolo per l’unico imputato di questo gravissimo fatto di sangue: Giuseppe Di Bello, il 37enne di Coreno Ausonio, accusato di aver freddato i fratelli Mattei dopo un fallito tentativo di furto nella loro cava. Durissima la requisitoria del magistrato che seguito le indagini nei confronti di Di Bello che, giunto nell’aula Corte d’Assise del Tribunale di Cassino assorto, ha seguito impassibile la richiesta del Pm D’Orofice: “L’imputato – ha detto – sapeva benissimo chi aveva di fronte, a differenza delle vittime che, invece, non conoscevano l’identità della persona scoperta nell’impianto di frantumazione. Per questo motivo l’unica pena attribuibile è l’ergastolo”. Accusato di questo terribile fatto di sangue, il trentaseienne Giuseppe Di Bello è assistito dagli avvocati Colacicco e Mignanelli. A rappresentare le parti civili, invece, l’avvocato Giarrico Ranaldi.
A PAGINA 2 LA RICOSTRUZIONE DEL DUPLICE OMICIDIO