Gaeta, il Comitato di Lotta contro Acqualatina: “Ecco chi è il Sindaco”

Un momento dell'incontro a Gaeta

“Succede anche questo, avete letto? Che un Sindaco come Mitrano convochi una riunione straordinaria delle amministrazioni del Sud Pontino, tenutasi il 3 novembre, finalizzata alla stipula di un “patto di solidarietà ” per porre rimedio alla grave carenza idrica che imperversa sulle città del golfo. Un patto che dovrebbe condizionare i comuni dell’ATO 4 per nuovi, immediati e cospicui investimenti finalizzati ad interventi di ripristino della rete idrica che è un colabrodo, ad aprire un nuovo campo pozzi presso i 25 Ponti, ad effettuare interventi di potenziamento sulle sorgenti che servono attualmente le città del territorio etc… tutto o almeno in parte evidentemente nell’arco di pochi mesi in previsione della prossima critica stagione estiva”.

Benedetto Crocco durante un incontro del Comitato di Gaeta contro Acqualatina
Benedetto Crocco durante un incontro del Comitato Spontaneo di Lotta contro Acqualatina di Gaeta

Lo ricorda il Comitato Spontaneo di Lotta contro Acqualatina di Gaeta.


“Forse non ci sarebbe nulla di strano inizialmente per un visitatore alieno appena giunto dallo spazio o per chi si risvegliasse oggi dopo 15 anni di coma profondo. Dovremmo spiegargli noi in tal caso cosa è accaduto negli ultimi due decenni. Partiremmo da zero raccontandogli che questo Sindaco è di Forza Italia, il partito che ha fatto nascere ed ha condiviso insieme ad altri la gestione di Acqualatina assecondandone le scelte più devastanti, consentendo i disservizi più inaccettabili a discapito dei cittadini e ad esclusivo vantaggio dei profitti di una multinazionale. Dovremmo spiegargli, e non sarebbe semplice, che questo stesso Sindaco ha sostenuto tutti gli aumenti in bolletta e le scelte più scellerate del gestore, lo ha favorito per anni come poteva e sempre contro gli interessi della città. Tutto questo, cercheremmo ancora di spiegare, prima che il Sindaco iniziasse a muovere recentemente qualche timida obiezione scenografica in previsione delle prossime elezioni comunali e della possibile cessione delle quote private alla società ACEA, di certo non meno rapace e inefficiente degli odierni proprietari ma attualmente un po’ meno assoggettata alla fazione politica del suddetto Primo cittadino.

Gli racconteremmo anche che il nostro Sindaco da qualche mese si è messo a parlare persino di acqua pubblica, e probabilmente a questo punto il nostro amico inizierebbe a ridere di gusto. Gli spiegheremmo poi che gli interventi richiesti oggi sono proprio quelli che Acqualatina promise “tempestivamente” 14 anni fa, per consentire i quali ha imposto continui aumenti sulle nostre bollette ed è arrivata a chiedere un prestito di 120 milioni di Euro ad una banca tedesca, che non si capisce però bene che fine abbiano fatto. Spiegheremmo poi al malcapitato anche che questa società privata non ha fatto in 14 anni praticamente nulla di quanto promesso, come dimostra una dispersione della rete idrica che per sua stessa ammissione sfiora ancora il 70%. Potremmo quindi domandare a lui, al nostro spaesato interlocutore immaginario, se alla luce di tali fatti egli ritenga che quanto accade e si promette ancora una volta sia credibile o se si tratti di una grande buffonata utile solo a coprire le responsabilità di chi l’ha orchestrata e a tentare di porre un argine al malcontento dilagante. Potremmo anche chiedergli da dove egli pensi che verrebbero presi i soldi finalizzati a tali presunti interventi miracolosi, in quali tasche andrebbero a finire e con quali risultati. Dalle tasche dei cittadini come sempre, ammesso che la proposta demagogica abbia un qualche seguito assai improbabile, ci risponderebbe il nostro amico alieno o redivivo, per poi finire nelle solite tasche dei commensali privati del PD e di Forza Italia, ancora una volta senza alcun risultato tangibile. Infine, forse, sarebbe il nostro amico immaginario a rivolgere a noi un’ultima domanda. Ci chiederebbe come si faccia a votare politici quali Mitrano che non si limitano a causare simili disastri ma si permettono anche di offendere la nostra intelligenza prendendoci cosi spudoratamente in giro”.