Resa dei conti a Zannone, l’interrogazione shock del M5S al ministro: “Parco fuorilegge, ridate l’isola a Ponza”

ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09918


Dati di presentazione dell’atto

Legislatura: 17

Seduta di annuncio: 700 del 02/11/2016

Firmatari

Primo firmatario: CASTELLI LAURA

Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE

Data firma: 02/11/2016

Elenco dei co-firmatari dell’atto

Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma

DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 02/11/2016

TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/11/2016

Destinatari

Ministero destinatario:

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 02/11/2016

Stato iter: IN CORSO

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09918

presentato da

Laura Castelli
Laura Castelli

CASTELLI Laura

testo di

Mercoledì 2 novembre 2016, seduta n. 700

CASTELLI, DE ROSA e TERZONI. — Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:

secondo fonti di stampa, l’isola di Zannone, che amministrativamente fa parte del comune di Ponza nel Lazio ed è annessa al parco nazionale del Circeo dal 1979, verserebbe ormai da anni in condizioni di degrado ambientale e assoluta incuria da parte degli enti preposti alla preservazione del suo patrimonio;

risulterebbero ivi presenti ingenti quantità di veleno per topi sparpagliato qua e là all’interno della villa comunale e ben tre discariche a cielo aperto, ripiene di materiali di ogni tipo: una a ridosso del Faro di Capo Negro, dove ci sono gli alloggi del Corpo forestale dello Stato con oggetti di ogni tipo e perfino alcuni tubi verosimilmente di eternit; una sul sentiero in muratura che dal mare porta al Faro, con una quindicina di sacchi neri di spazzatura; una alle spalle della villa comunale di Zannone, la «Casa di Caccia», zona in cui il Parco del Circeo aveva installato un ufficio, un museo e un paio di stanze per una foresteria, tutte strutture, oggi, in condizioni di degrado assoluto;

anche la villa comunale di Zannone sarebbe fatiscente e pericolante, a causa della pervicace assenza di interventi manutentori dal 1979 ai nostri giorni;

il sindaco di Ponza, componente del consiglio direttivo del parco nazionale del Circeo, avrebbe denunciato lo scempio fatto dell’isola di Zannone, raccogliendo prove documentali, e prendendo iniziative giudiziarie nei confronti del Corpo forestale dello Stato (CFS) e del presidente del parco nazionale del Circeo (PN Circeo);

secondo una relazione della Corte dei Conti al Parlamento del giugno 2015:

Scatole di veleno per topi abbandonate sull'isola di Zannone
Scatole di veleno per topi abbandonate sull’isola di Zannone

contrariamente a quanto disposto dalla legge n. 394 del 1991 sui parchi, quello del Circeo sarebbe sprovvisto dei tre principali strumenti di programmazione: non avrebbe il «piano del parco» (all’esame in regione da 4 anni), il «regolamento del parco» (in fase di redazione), e il «piano pluriennale economico e sociale» (redazione neppure iniziata);

i termini di legge per l’approvazione del bilancio consultivo 2012 e 2013, non sarebbero sono stati rispettati; non sarebbero stati altresì rispettati i termini di legge per la deliberazione del bilancio preventivo 2012 e 2013;

rispetto alle spese per attività istituzionali, «emerge il notevole e costante incremento delle spese per il Corpo forestale dello Stato» che avrebbe ricevuto dall’ente parco 217.048,22 euro nel 2011, 269.971,67 euro nel 2012 e 479.762,49 euro nel 2013;

sembra che il presidio del Corpo forestale dello Stato sull’isola di Zannone sia stato soppresso da tre anni, gli uffici del parco nazionale del Circeo sull’isola siano stati abbandonati da dieci anni e che sull’isola non esista più attività di preservazione o di valorizzazione del patrimonio naturalistico;

forestale 2dal 1979 gli unici soggiornanti sull’isola di Zannone sarebbero stati il personale del Corpo forestale dello Stato, i funzionari del parco nazionale del Circeo, i volontari e studiosi dell’avifauna di associazioni ambientaliste autorizzate dal parco nazionale del Circeo –:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa, se non ritenga necessario verificare tale condizione di scempio e, qualora venisse confermata, quale sia il suo orientamento in merito;

se non ritenga sia doveroso assumere iniziative per chiarire, per quanto di competenza, le eventuali responsabilità di quanto avvenuto in questi anni, prendendo, in caso, gli opportuni provvedimenti;

se non consideri urgente assumere le iniziative di competenza, affinché la situazione dell’isola sia risanata nel più breve tempo possibile;

Camera dei Deputati a Roma
Camera dei Deputati a Roma

se non ritenga opportuno assumere in tempi rapidi ogni iniziativa di competenza, anche attraverso l’avvio di una gestione commissariale del parco nazionale del Circeo, viste le numerose inadempienze riscontrate;

se intenda promuovere iniziative per quanto di competenza, volte a ristorare il comune di Ponza che ha visto depurato un patrimonio di enorme valore;

se non ritenga che sia doveroso assumere iniziative, anche normative, per restituire l’isola alla piena gestione del comune di Ponza, come area naturale protetta a gestione comunale, affinché l’intera comunità isolana possa procedere ad una vera valorizzazione delle risorse naturali e ambientali, ed altresì creare una fruizione turistica ragionata e rispettosa della straordinaria bellezza dell’isola”.