Nuova Fontana e Luci di Natale a Gaeta, Matarazzo: “Intanto le fidelity card non vengono caricate”

“Da mesi le family card attribuite alle famiglie bisognose non vengono caricate di alcun euro in quanto non vi sono somme disponibili”. Nel frattempo “si spendono con i soldi dei cittadini (e non con finanziamenti ricevuti da Regione Lazio o Autorità Portuale, circa un milione e trecentomila euro per la realizzazione della cosiddetta fontana artistica” e, “senza un quadro chiaro delle manifestazioni natalizie (i soldi come da notizie assunte sono del tutto insufficienti), si spendono 207.400 euro compresa IVA  per le luminarie natalizie”.

Giuseppe Matarazzo
Giuseppe Matarazzo

Lo rileva il consigliere comunale di Gaeta Giuseppe Matarazzo che in un’ampia nota denuncia “l’inefficienza amministrativa della Giunta Mitrano” al contempo invitando l’Amministrazione a “evitare di sperperare denaro pubblico” e “comunicati o interviste del tutto vuote”.


Riguardo la fontana appena inaugurata, rileva il Consigliere “potrebbe  essere utile per attrarre turismo ma tutto ciò contrasta con la inefficienza e il comportamento antisociale della Giunta Mitrano”, precisando che “vi sono i soldi per realizzare la fontana ma le famiglie indigenti devono aspettare la manovra di assestamento di bilancio di novembre per ottenere il contributo”.

Luci di Natale in viale Battaglio Alpini Piemonte
Luci di Natale in viale Battaglio Alpini Piemonte

“Occorre spendere i soldi dei cittadini con la dovuta saggezza”, chiarisce il Consigliere e pone l’esempio offerto delle luminarie natalizie in installazione da fine ottobre in vista dell’accensione del 5 novembre: “E’ una scelta slegata da manifestazioni e senza alcun coinvolgimento dei cittadini e degli operatori turistico – commerciali: rappresenta uno schiaffo alle condizioni in cui versa la nostra città che da anni non riesce neanche a far entrare in funzione un bagno pubblico costato circa 100.000 euro. Infine – aggiunge – non si può dimenticare che a fine feste natalizie le luminarie saranno smontate con oltre 200.000 euro bruciati o meglio sperperati“.