Tanta emozione questa mattina per la tappa di Sabaudia del progetto regionale Special Day, svoltasi presso la Caserma Piave del Centro Remiero della Marina Militare in via Principe di Piemonte 19 a Sabaudia. Gli studenti dell’istituto comprensivo “Giulio Cesare” di Sabaudia, insieme alle associazioni sportive e sociali locali, hanno vissuto da vicino la passione e l’impegno sportivo degli atleti disabili e delle loro famiglie. L’iniziativa, che è stata presentata dal direttore provinciale di Special Olympics Giovanni Di Giorgi e dal giornalista Fabio Benvenuti, rientra in un più ampio percorso di carattere regionale che nelle prossime settimane toccherà anche altre città, tra cui Terracina, Formia, Sezze, Frosinone e Palombara Sabina.
L’evento è stato promosso dalla DFG Sport con il patrocinio del Comune di Sabaudia e si propone di valorizzare lo sport come strumento di integrazione e dialogo, sensibilizzando sul grande valore dell’attività sportiva per le persone con disabilità. Il progetto vede inoltre la collaborazione di Special Olympics, il programma internazionale riservato a coloro che hanno disabilità intellettiva.
I ragazzi hanno ascoltato con grande attenzione le testimonianze dei tanti atleti disabili intervenuti, tra cui Cinzia Francesconi, che ha partecipato alle gare Europee Special Olympics Indoorowing a Gyor in Ungheria 2016, vincendo una medaglia d’oro. Presente anche l’olimpionica di canottaggio Luca Parlato. A portare i saluti è stato il comandante della Caserma Piave, il capitano di Vascello Sergio Lamanna, che ha detto: “Siamo orgogliosi di poter ospitare una così bella ed importante manifestazione che aiuta a diffondere valori importanti”.
Ospite anche il comandante uscente della Caserma Piave, il capitano Antonello Alias. Per il Comune di Sabaudia presente il sub commissario Edoardo Sottile, mentre il Coni era rappresentato dal delegato provinciale Fabrizio Malgari. Presente anche le rappresentanze di esercito e aeronautica.
I destinatari del progetto saranno istituti scolastici, società e associazioni sportive, singoli cittadini di tutte le categorie sociali, con un obiettivo essenziale: dimostrare che si possono abbattere i pregiudizi e le barriere attraverso il linguaggio universale dello sport.
Importante anche il supporto di diversi partner privati: “Rida Ambiente”, Nitido – Professionisti d’igiene e Beverage & Food Group srl.
Il format del progetto prende vita da una frase di A. Einstein: “È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio”. Infatti, lo sport rappresenta per le persone diversamente abili uno strumento di sviluppo delle capacità fisiche e psichiche, di crescita sociale e umana, per consentire una piena integrazione nella società con maggiore energia, vitalità e sentimenti positivi verso se stessi e gli altri.