Ingiurie, minacce e molestie telefoniche dalla donna del clan: ascoltato un carabiniere

Ingiuria, minacce e molestie. Con queste tre accuse il sostituto procuratore Daria Monsurrò ha citato a giudizio la 66enne Giovina Di Silvio. Per gli inquirenti la donna del clan, tra dicembre 2011 e il 2 gennaio successivo, avrebbe tormentato con continue telefonate, fatte anche nel cuore della notte, la vicina di casa, una 43enne, minacciandola e insultandola:  “Devi fare la fine di tuo suocero”, “Non nominare mia sorella perché giuro che domani io ti ammazzo”, “Zozzona, puttana”. La 66enne si è sempre difesa sostenendo di non aver fatto lei quelle chiamate.

Il processo però, nonostante la presunta vittima abbia anche ritirato la querela, va avanti e, davanti al giudice del Tribunale di Latina, Fabio Velardi, è stato esaminato dal pm e dai difensori dell’imputata, gli avvocati Oreste Palmieri ed Emanuele Farelli, il carabiniere che raccolse la denuncia. Nella prossima udienza, il 26 ottobre 2017, verrà ascoltata la presunta vittima.