Fissati i primi interrogatori dopo gli arresti nell’ambito dell’inchiesta “Enigma”, che ha portato l’Antimafia di Roma a ipotizzare la costituzione di due organizzazioni criminali dedite al narcotraffico, operanti tra Terracina, Fondi, Itri e Formia, spacciando cocaina, crack e marijuana. Gli indagati finiti in carcere dovranno così comparire venerdì prossimo davanti al gip del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, che li interrogherà per rogatoria.

L’inchiesta è nata nell’ambito di una più ampia indagine partita dall’incendio doloso di due camion nei pressi del Mof, il 27 marzo 2014. Per la Dda di Roma alle due associazioni dedite al narcotraffico avrebbero preso parte anche due minorenni.
Un’organizzazione sarebbe stata capeggiata dal casertano Vincenzo Imparato, di 25 anni, fiancheggiato da Cristian Peppe, 20enne fondano, Carlo Macaro, 57enne fondano, e dai formiani Alessandro Papa e Attilio Franzini, di 37 e 39 anni, impegnata nel business della cocaina e del crack tra Fondi, Itri e Formia. La seconda avrebbe invece avuto a capo il casertano Giuseppe Ambrosio, 25 anni, sostenuto dal napoletano Raffaele Ferraro, 30 anni, dai fondani Mirko Mauti, 28 anni, Davide Terracciano, 36 anni, e Onorato Rotunno, 30 anni, e dal terracinese Marco Iacovacci, 44 anni, impegnata nella commercializzazione della coca e della marijuana tra Terracina e Fondi.
In carcere sono finiti Imparato, Ambrosio, Peppe e Papa, mentre per Franzini, Ferraro, Mauti, Rotunno, Terracciano e Iacovacci sono stati disposti i domiciliari. Indagati infine a piede libero Macaro e Giacomo Ricciotti, 21enne di Fondi.