Dire che ha i giorni contati, sarebbe ripetersi, ancora una volta, eppure, il Bartolomeo quater di Formia, registra una nuova defezione in maggioranza a sostegno dell’amministrrazione comunale. Al termine di un Consiglio comunale convocato con un solo punto all’ordine del giorno ovvero la surroga del consigliere di “Idea Domani” Nicola Limongi in luogo del neo consigliere Pasquale Cardillo Cupo, i consiglieri di maggioranza e opposizione sono sostanzialmente in pareggio: 12 a 12, 13 a 12 se considerato anche il Primo Cittadino, peraltro oggi assente.
A sancire il pareggio di fatto è stato il passaggio del consigliere comunale di “Ripartiamo Insieme” Mattia Aprea tra le fila dell’opposizione. Dopo la dichiarazione di indipendenza arrivata un anno fa che, in ogni caso, apparentemente non aveva creato grandi scossoni in maggioranza, oggi Aprea ha definitivamente saltato il fosso. Il tutto al termine di un intervento che non ha risparmiato critiche alla maggioranza e al presidente del Consiglio comunale Maurizio Tallerini: “Non so cosa ci faccia ancora su quella sedia – gli ha ricordato Aprea – , facendo riferimento alla conferenza stampa tenutasi nel mese di luglio in cui si annunciava il suo futuro ruolo da Assessore“. Quindi, dopo aver accusato l’attuale governo cittadino di mala amministrazione e non condividendo più il percorso politico di maggioranza, il Consigliere si è alzato dai banchi di maggioranza – cosa che non avrebbe potuto fare fino ad oggi visto che in Consiglio non c’era più tornato – e fisicamente si è andato a sedere nell’altro lato dell’aula dove ad accoglierlo ha trovato gli ex Udc (Di Rocco, La Mura e Riccardelli), Idea Domani (Cardillo Cupo, Colella, Valeriano e Valerio), e Forza Italia (Ciano, Taddeo, Forte e Picano), questi ultimi, a poche settimane dal voto sul bilancio, sempre più decisivi per la sopravvivenza della maggioranza. Basti ricordare come un anno fa le loro assenze in Consiglio furono decisive per approvare l’assestamento.
Impossibile non chiedersi perchè mai questo passaggio “fisico” – che arriva a caricare di significati la formalizzazione burocratica – arrivi proprio ora. C’è da aggiungere che mancherebbe infatti solo l’ufficialità, ma oramai la maggioranza ha deciso e sembra essere compatta e concorde nell’ufficializzare il nuovo presidente del Consiglio: il consigliere Sandro Zangrillo. Uno smacco insopportabile per Aprea che per molto tempo ha atteso quell’incarico come fosse un’ossessione, d’altra parte più volte ha affermato di aver ricevuto in promessa da Bartolomeo il mandato di presidente già in campagna elettorale. Insomma una bugia, o quantomeno un dietrfront. Come quello che, nonostante le molteplici smentite arrivate nei mesi scorsi e in diverse occasioni, sembra aver compiuto lo stesso Sandro Zangrillo nell’accettare l’incarico, condiviso persino dalla civica del vicesindaco omonimo Eleonora Zangrillo e sulla quale restano le incertezze solo di Sinistra Italiana