
La raccolta poetica che andrò a proporvi (un elaborato alla volta, quando lo riterrò opportuno), consta di ben XXXIII carmi (capirete da soli il perché di tale numero) ed è stata scritta molto tempo fa, a cavallo tra un giorno qualunque del febbraio 2009 e l’anonimo di un altrettanto giorno del marzo dello stesso anno. Per la prima volta in versione integrale potrete rendervi conto del perché (o forse ve ne sbatterete al cazzo, chissà) gli pseudo-editori a cui la proposi me l’hanno rifiutata in toto.
QUI IL LINK ALLA PRIMA LIRICA E LA PRESENTAZIONE DI ‘ROVINE‘
II
Un ergastolo da scontare,
i miei pensieri.
Si stipano impazziti
tra le intercapedini
degli anni,
infettano col loro
lascivo colare
le buone intenzioni
della Carne.
E così marcisce
anche il resto
del mio corpo.
Diventa putrido
l’andare.
Doloroso il restare.
Come un cristo ormai in disuso
aspetto delle inutili preghiere.
E ancor più inutilmente sanguino.
E del mio soffrire solo carta sporca.
lunedì 16 febbraio 2009