I turbanti arancioni e le scimitarre in fila, gli abiti tradizionali dai colori sgargianti, i petali di rosa in strada, i canti e le danze tradizionali, la frutta in omaggio ai passanti, le consuete squadre di “spazzini” in apertura ed in chiusura del corteo. Anche per quest’anno, la comunità Sikh pontina si è raccolta massiccia nella Piana portando tra le vie di Fondi centinaia di presenze provenienti da tutta la provincia. Per qualche ora, domenica, si è stati quasi catapultati in un piccolo Punjab.
Un evento religioso organizzato dall’associazione “Gurudwara Shri Guru Singh Sabha” in occasione della celebrazione del “Diwali”, la vittoria della luce sulle tenebre, e che ha visto il nutrito corteo multicolore prendere le mosse da via Capocroce, dove ha sede il tempio dei Sikh fondani, per poi proseguire lungo in via Stazione, via Arnale Rosso e diverse altre strade del centro urbano, finendo convogliato per il clou dell’appuntamento, in due diversi momenti, nella centralissima piazza De Gasperi e in piazzale delle Regioni, nel quartiere popolare di Portone della Corte.
Una sfilata solenne eppure allo stesso tempo festante che ha visto tra i presenti Dillon Singh, al vertice della grossa comunità da anni stanziata in terra pontina, e alcuni rappresentanti della Cisl di Latina, in pratica gli unici italiani ad aver preso parte alla festa. Andata avanti e terminata sotto l’occhio delle forze dell’ordine locali senza alcun incidente. Ma che, come già nelle scorse edizioni, ha fatto registrare più di qualche malcontento tra i residenti solo per il solo fatto di esserci, e di essere stata regolarmente autorizzata dal Comune. Segno tangibile di un’integrazione che, per tanti e tanti motivi, fa fatica a decollare.