Minacce e offese ai carabinieri che gli perquisiscono casa, tre denunciati a Fondi

AGGIORNAMENTO – Marito, moglie e figlio minorenne. Nel tentativo di evitare una perquisizione domiciliare antidroga, tutti compatti nel minacciare ed inveire contro i carabinieri che si erano appena presentati alla loro porta. Uno show che a stretto giro ha visto l’intero nucleo familiare andare dritto incontro alla denuncia.

I fatti martedì sera nella frazione fondana di San Magno, quando i militari della Tenenza locale si sono portati presso l’abitazione degli interessati, del posto, per una perquisizione volta alla ricerca di stupefacenti a carico dei due coniugi, uno dei quali già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici. Un servizio di routine, per gli uomini del comandante Ivan Mastromanno, se non appena arrivati non si fossero dovuti scontrare con l’inattesa, rabbiosa reazione degli inquilini. La richiesta di un mandato, parole pesanti verso le divise, poi addirittura una serie di minacce. Con il capofamiglia e il figlio di 16 anni che ad un certo punto, dal cortiletto della propria abitazione, per tentare di far desistere dai loro propositi i carabinieri fermi in strada avrebbero anche brandito alcune armi improprie, a quanto pare un bastone e un cacciavite. Una situazione ad alta tensione smorzata in maniera definitiva solo dopo l’arrivo del legale di fiducia della famiglia: la tanto osteggiata perquisizione poteva effettivamente avere luogo. Eseguita con larga differita, ha dato esito negativo. Senza per questo evitare gli immancabili strascichi a carico dei protagonisti della bagarre. Giovedì marito, moglie e figlio minore sono stati appunto deferiti per aver “immotivatamente inveito nei confronti dei militari operanti, offendendone l’onore ed il prestigio ed opponendo un’ingiustificata resistenza, anche mediante minaccia della loro incolumità fisica”.