Omicidio Coviello a Sperlonga, Arianna Magistri resta agli arresti domiciliari

Carabinieri all'interno del Parcheggio Multipiano di Sperlonga dove sarebbe avvenuta l'aggressione fatale per la donna di Terracina

Il Tribunale del Riesame di Roma ha sciolto questa mattina la riserva assunta all’udienza del 26 Settembre scorso, quando il Pubblico Ministero Luigia Spinelli, titolare dell’inchiesta sull’omicidio di Anna Lucia Coviello, aveva richiesto la revoca degli arresti domiciliari all’indagata Arianna Magistri e la sua traduzione in carcere.

Pasquale Cardillo Cupo
Pasquale Cardillo Cupo

“Secondo la prospettazione accusatoria – spiega l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, legale difensore della donna insieme all’avvocato Tallini -, i fatti erano gravissimi, premeditati e di inaudita violenza oltre che aggravati dallo stalking ed incompatibili con gli arresti domiciliari. Per quanto ci riguarda abbiamo viceversa eccepito la totale infondatezza delle ipotesi dell’accusa, smentite dagli esiti degli esami scientifici e delle consulenze tecniche della difesa. Totalmente inesistente l’ulteriore ipotesi di Stalking contestata, frutto solo di interpretazioni e congetture in realtà smentite negli stessi atti di indagine.


Leggeremo le motivazioni nei prossimi giorni ma questa pronuncia – chiosa Cardillo Cupo – oltre a confermare la bontà dell’operato del GIP costituisce di certo un brusco stop alle ipotesi accusatorie. Fiduciosi che il processo ristabilirà la piena verità, anche perché ad oggi, visto l’esito delle indagini, riteniamo che gli arresti domiciliari inizino ad essere persino una misura eccessiva”.