Lo scandalo del Mall, dal 2006 i sindaci hanno annullato le penali di Acqualatina: 53 milioni

“Oggi tante voci – esordiscono in una nota i militanti del comitato acqua pubblica di Aprilia – chiedono di scontare le bollette per i disservizi patiti dai cittadini quest’estate … disservizi che ancora si protraggono! Chi fa petizioni, chi chiama in causa l’Authority, chi vuole andare in procura …  eppure basterebbe che i sindaci facessero l’interesse dei cittadini e sconfessando le loro scelte a favore del gestore! Se il contratto di gestione non fosse stato opportunamente “adattato” da sindaci “distratti” e poco accorti all’interesse dei cittadini, oggi Acqualatina avrebbe dovuto pagare penali per quasi 53 milioni di euro (e non come erroneamente riportato in principio dal comitato di 83,5 milioni, ndr) per non aver raggiunto i livelli di servizio previsti da contratto. Penali che sarebbero servite a diminure pesantemente le tariffe applicate. Visto che in un anno Acqualatina incassa oltre 90 milioni di euro dalle bollette è come se dovesse restituire a tutti gli utenti la bolletta di 1 anno. Esiste infatti un numero magico (che pochi conoscono): il MALL (MALL è il  METODO ADIMENSIONALE LIVELLI stabilito nel disciplinare tecnico del contratto, misura il livello globale di qualità e può avere un valore compreso tra 0 e 1).   

mallQuesto numero permette di misurare in modo oggettivo e comparabile la qualità generale del servizio reso dai gestori dell’acqua. Viene calcolato attraverso rigorose formule matematiche, previste nel disciplinare tecnico di contratto. Formule che misurano ogni anno il livello di servizio erogato all’utenza. Il MALL (Il MALL deriva dal prodotto di 3 sotto indicatori di livello globale: MALL= QUAL x INTV x PAN. QUAL misura la qualità del servizio, INTV l’attuazione degli investimenti previsti a contratto, PAN voto di merito attribuito dal garante regionale su proposta dell’ATO) tiene conto della qualità dell’acqua fornita, della qualità della depurazione, del numero dei reclami, del contenzioso con l’utenza, delle interruzioni della fornitura, degli investimenti realizzati, e del giudizio di merito assegnato dal garante regionale.


Se il MALL vale 1, vuol dire che il gestore è stato eccellente ed ha raggiunto tutti gli impegni contrattuali ed i livelli di servizio previsti e quindi vanno riconosciuti in tariffa tutti i costi operativi. Se il MALL vale meno di 1, allora si applica la penale (La penale è prevista dall’art.30 del disciplinare) ed i costi operativi da riconoscere in tariffa (La decurtazione della tariffa in funzione del MALL è prevista dall’art. 12.3 del disciplinare tecnico), vanno diminuiti dello scarto rispetto ad 1. Per esempio se MALL=0.9, i costi operativi da compensare vanno diminuiti del 10%. Il parametro MALL è stato “imposto” =1 nel primo triennio (2003-2005), per permettere alla società l’avvio di gestione (startup) senza incorrere in penali. Il gestore calcola il MALL ogni anno è lo pubblica nel rapporto annuale di gestione. Ma che hanno fatto i sindaci … sempre per favorire … i cittadini? Con la revisione del contratto il 14/7/2006, hanno “bloccato” il MALL=1, fino al 2011! Quindi anche se il gestore ha calcolato e pubblicato il MALL nei resoconti di gestione, le relative penali sono state “rese inerti” fino al 2011. Penali pari a € 30.665.404

Mentre per gli anni dal 2012 al 2015 le penali pari a € 22.083.397 non sono mai state applicate da parte di chi ha il dovere di far rispettare il contratto per conto dei comuni: Presidente ATO4.Avv. Eleonora Della Penna e dirigente STO ATO4 Ing. Angela Vagnozzi.

GRAZIE SINDACI INCOMPETENTI E CONTROLLORI INCAPACI!”.