Il cibo rappresenta per l’uomo qualcosa che va oltre il semplice bisogno di alimentarsi, costituisce una vera e propria forma di comunicazione, un insieme di simboli che stabiliscono un’identità collettiva, è legato ai ricordi, ma influisce anche sull’ambiente e sull’economia. Conoscere il cibo di un territorio permette di comprendere cultura clima, abitudini, storia del popolo che lo produce. Gaeta è un naturale giacimento gastronomico, un laboratorio del gusto dato all’incredibile varietà della cucina gaetana, che nel corso dei secoli ha elaborato piatti e pietanze tra i più ricercati nel panorama gastronomico nazionale; una cucina semolice fatta di ingredienti poveri, figlia della storia tra terra e mare della nostra città che trae le sue peculiarità da una particolare orografia del territorio, dal suo microclima particolarmente mite e storicamente dal secolare commercio marittimo che ha introdotto contaminazioni provenienti da tutto il bacino del mediterraneo, un mix di culture e ingredienti che ha favorito lo sviluppo di varie pietanze poi sapientemente rielaborate nel corso degli anni dalle massaie locali, come la famosissima tiella, una sorta di pizza ripiena, dalla pasta sottilissima e saporita come nessun altra.
Le Vie di Gaeta rappresentano, l’odierna sintesi di questa storia, un evento che sembra cominciare, ogni anno in un sabato di fine settembre, un po’ per caso e poi svolgersi in continuo divenire all’interno del cosiddetto Borgo, un lungo budello di 2Km circa, antico quartiere di tradizione marinara e contadina della città; il percorso gastronomico, che vi si svolge, è un vero e proprio viaggio andando avanti e a ritroso nel tempo nella storia dei gaetani, per tutti i partecipanti, l’opportunità di degustare piatti dai sapori antichi, simbolo e frutto della tradizione culinaria legata a questa strada e dell’intera città.
A partire dalle ore 17,30 gli abitanti del Borgo saranno lieti di accogliere i visitatori con proposte degustative
di piatti tipici. Come nelle precedenti edizioni la moneta ufficiale della manifestazione è il Follaro, riproduzione della moneta coniata dalla zecca di Gaeta nel periodo del Ducato dal X al XIII secolo.
A PAGINA 3 ‘I PROTAGONISTI: VIA INDIPENDENZA
A PAGINA 4 ‘I PROTAGONISTI: LA TIELLA E IL FOLLARO’