Due mesi di reclusione e ventimila euro di provvisionale per la vittima. Questa la condanna inflitta dal giudice del Tribunale di Latina, Silvia Artuso, all’amministratrice e al capo officina della AZ 21, azienda di Sermoneta che si occupa di realizzare e allestire interni per aerei e treni, accusati di lesioni colpose e violazioni alle norme sulla sicurezza sul lavoro per l’incidente subito otto anni fa da un operaio.
Il 28 marzo 2008 Simone B. si ferì gravemente alla mano destra. Il lavoratore aveva posizionato una rete sulla cesoia, per tagliarla, ma il macchinario venne avviato da un secondo operaio e Simone B. subì pesanti lesioni. Secondo gli inquirenti il macchinario non era dotato dei necessari dispositivi di sicurezza, gli operai non avevano ricevuto formazione adeguata e non erano stati neppure muniti delle protezioni. Per l’amministratrice Franca Cassandra, di Sezze, e per il capo officina, Leonardo Crescenzo, il pm ha chiesto una condanna a quattro anni di reclusione, ma il giudice Artuso ha emesso una sentenza decisamente più mite.