“Nei giorni scorsi – affermano dal coordinamento provinciale di Sinistra Italiana – avrebbe dovuto tenersi l’udienza del processo penale che vede imputato anche l’attuale sindaco di Sperlonga Armando Cusani (già rinviato a marzo), accusato del reato di lottizzazione abusiva per la nota vicenda dell’Hotel “Grotta di Tiberio”, di sua proprietà unitamente ad un altro socio.
L’abuso edilizio, in assenza delle prescritte autorizzazioni, non è esattamente di piccola entità e il capo d’imputazione fornisce cifre eloquenti:1600 metri quadri per complessivi 5000 metri cubi, parcheggi per 480 metri quadri e viabilità per ulteriori 900. Una struttura abusiva in una zona in cui è di fatto interdetta anche la minima possibilità edificatoria. Nella medesima vicenda, ma in un diverso procedimento penale, la Cassazione si è già pronunciata, condannando in via definitiva il sindaco e il suo socio per il reato paesaggistico (prescritto l’abuso d’ufficio).
In ambedue i casi la Regione Lazio ha la possibilità di ribadire il proprio ruolo di garante della legalità e della tutela del territorio. Nel processo ancora in corso il Pubblico Ministero ha individuato come parti offese sia la Regione Lazio che il Comune di Sperlonga (il cui sindaco è proprio Armando Cusani): l’ente regionale può cioè costituirsi parte civile nel procedimento a tutela sia del territorio che dei cittadini.
Per quanto riguarda la sentenza di Cassazione, il Comune di Sperlonga avrebbe dovuto emettere la dovuta ordinanza di demolizione. Sarebbe stato troppo aspettarsi che quei funzionari adottassero un atto dovuto nel contrasto all’abusivismo (come invece hanno fatto in situazioni ben meno rilevanti)?
Anche in questo caso, però, è possibile e previsto un intervento risolutivo: la Regione Lazio può e deve intervenire e ordinare, con i dovuti atti sostitutivi, la demolizione dell’abuso.
Sinistra Italiana chiede quindi l’impegno del Presidente Zingaretti e dei propri rappresentanti nell’Assemblea Regionale affinché si dia corso ai provvedimenti che la legge, il buonsenso, la difesa del territorio e i cittadini sensibili a tali valori richiedono. In tal senso questo comunicato viene loro inviato, nella certezza che, di fronte all’abuso e alla prepotenza, la Regione Lazio voglia assumere i compiti che le spettano e che da essa ci attendiamo, nel rispetto anche degli impegni programmatici assunti con la vittoria elettorale”.