“Tutto regolare” hanno sostenuto durante la commissione consiliare trasparenza del Comune di Formia, i dirigenti e il segretario comunale, circa l’assegnazione di un servizio biennale di guide turistiche in città, vinta dall’unica offerta valida riconducibile alla moglie dell’assessore al Bilancio Enzo Treglia. Totale 40mila euro. Insomma dopo le risultanze di quella seduta di commissione, era arrivata la parola fine alle mille polemiche sorte dopo l’esito dell’apertura delle buste, fin da dentro la stessa maggioranza.

Ora però nuovi aggiornamenti, sulla medesima vicenda, rilanciate dal sito FormiaLibera, profilano nuovi scossoni. Essì, perchè in effetti, a beneficiare del cospicuo contributo pubblico, non sarà solo la moglie dell’assessore come detto, Nicoletta Katia D’Anella, la quale, per avvalersi della collaborazione di altri dipendenti nello svolgimento di un servizio altrimenti impossibile da offrire singolarmente, ha impiegato nella costituzione della Rti anche la sorella dello stesso assessore Treglia, ovvero suo marito, quindi sua cognata. Insomma un affare di famiglia.
Come se non bastasse, grazie ad apposita visura della società costituita, si è potuto constatare che la stessa società nasce quasi ad hoc per il servizio che andrà a ricevere dal Comune. Infatti la data di inizio dell’attività di guida turistica nella società che svolge attività di agenzia di viaggi, è del 1 giugno 2016, mentre la pubblicazione dell’avviso pubblico per il bando è del 9 giugno, una manciata di giorni dopo. E quindi viene perciò a mancare quella comprovata esperienza richiesta nella partecipazione per lo svolgimento di un servizio pubblico, che mai prima di oggi l’agenzia ha quindi svolto.

Pare di rivivere fatti analoghi a quelli per i quali poi la Procura della Repubblica di Cassino ha indagato per voto di scambio e abuso d’ufficio il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, nella vicenda delle proroghe multiple nell’affidamento del servizio di pulizia spiagge ad una società nata solo pochi giorni prima dell’affidamento del servizio – la Impero Romano – che gli frutterà in seguito oltre 50mila. In quel caso però non vi fu però una mancanza di altre domande di partecipazione, semplicemente perchè l’affidamento stesso fu ripetutamente diretto.