“Oramai la Città di Formia – afferma il coordinatore di Idea Domani Pasquale Cardillo Cupo in una nota stampa – sta entrando a pieno titolo nel novero dei primati nazionali; appare difficile, infatti, pensare che possano esservi altre Città in Italia dove ad aggiudicarsi dei bandi siano in contemporanea Moglie e Sorella di un Assessore.
Le affermazioni del Sindaco sulla legittimità della citata assegnazione non ci rassicurano per nulla, anche perché ci aveva già rassicurato sulla nota vicenda dell’assegnazione cosiddetta Impero Romano con gli esiti che tutti conosciamo; anche questa volta, tanto per non perdere l’abitudine, abbiamo appreso che la Società vincitrice è stata costituita pochi giorni prima dell’aggiudicazione.
Ma il tema non è se tutto questa fosse possibile oppure se si sia trattato di un atto lecito o illecito, in quanto a questo tipo di verifiche certamente penseranno le Autorità competenti così come in passato ; l’aspetto che riteniamo di particolare gravità è di natura squisitamente politica.

Davvero il PD a Formia pensa che nel 2016 possa essere ammissibile che un conflitto di interessi di così Macroscopiche dimensioni possa passare inosservato alla cittadinanza? E se tutto questo sarà ritenuto legittimo e non necessitante di alcun provvedimento di natura politica, cosa dovranno attendersi per il futuro i cittadini Formiani da quest’Amministrazione? Forse un’assegnazione a qualche defunto? Magari ad uno di quelli che, già deceduto, sottoscriveva ugualmente le liste elettorali a sostegno di questa Giunta, così da sdebitarsi per averlo disturbato nell’aldilà …
Oramai siamo passati, invero da lungo tempo, dal paradossale al tristemente ridicolo, soprattutto laddove si pensi alla tanto decantata Carta di Pisa, svilita ed umiliata in ogni occasione – tanto da fingere oggi che non sia mai esistita – al Codice Etico tanto esaltato dal Partito Democratico a livello Provinciale e Regionale, che all’art. 3 espressamente prevede che “Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a rinunciare o astenersi dall’assumere incarichi o decisioni che abbiano una diretta incidenza, specifica e preferenziale, sul patrimonio personale, del proprio nucleo familiare o dei conviventi, ovvero dei parenti o affini, nonché a rinunciare o astenersi dall’assumere incarichi esecutivi nel Partito qualora, a causa del ruolo ricoperto possa configurarsi un conflitto di interessi tale da condizionare i propri comportamenti ”.
A questo punto viene da chiedere ai vertici Provinciali e Regionali del Partito Democratico se queste Codice Etico sia ancora valido e, soprattutto, se esso sia applicabile anche alla Città di Formia, anche perché il citato Codice Etico, che sembra sconosciuto a tutti i membri del PD Formiano, prevede che in questi casi, quando l’interessato non provveda a rimuovere l’insorto conflitto di interessi, si pronunci l’organismo di garanzia rimuovendo il conflitto; attendiamo fiduciosi che questo avvenga e continueremo a vigilare affinché temi come l’Etica, la Legalità e la Trasparenza non continuino ad essere utilizzati in campagna elettorale per poi essere calpestati un attimo dopo aver ingannato i cittadini”.