“Un cumulo di imprecisioni”. L’assessore alla Sostenibilità di Formia Claudio Marciano definisce così i contenuti dell’articolo comparso sul sito “H24 Notizie”, dedicato all’ipotesi di adesione alla “Formia Rifiuti Zero” da parte del Comune di Latina.

“La prima, che definire imprecisione è un eufemismo – spiega – è che FRZ avrebbe chiuso il proprio bilancio con 500 mila euro di debiti. Come è visibile pubblicamente, il primo bilancio chiuso ad aprile 2015 registra un attivo di 50mila euro. Forse il sito confonde l’aumento di capitale deliberato dal Consiglio Comunale con una copertura di debiti. In un bilancio aziendale incrementare il capitale significa prepararsi a realizzare investimenti. Nel caso della FRZ, a rinnovare la flotta dei mezzi. Se ci fossero perdite, il capitale sarebbe semplicemente da ricostituire e non da incrementare. Se mai entreranno nuovi soci in FRZ, comunque, sarà con conferimento di nuovo capitale, perché l’azienda è pubblica e nella gestione dei rifiuti prendere nuove commesse richiede continui aumenti di solidità patrimoniale. Almeno nel caso delle aziende sane”.
Quanto ai risultati, “non serve descrivere ‘mirabolanti evoluzioni’, come è scritto nell’articolo. Bastano i numeri. ‘Formia Rifiuti Zero’ – ricorda l’Assessore Marciano – ha raggiunto quasi il 70% di raccolta differenziata, garantendo (al netto degli episodi di inciviltà) una pulizia più che decorosa e i conti in ordine. E’ una realtà pubblica che funziona in un contesto territoriale di privatizzazioni scellerate che hanno fatto aumentare le bollette e hanno prodotto disastri anche di natura giudiziaria”.
“Nell’articolo – prosegue Marciano – si fa riferimento a una fusione con ‘Latina Ambiente’, a riunioni tra i dirigenti dei Comuni mai avvenute, a indagini della Procura che non hanno niente a che vedere con la Formia Rifiuti Zero. Formia ha chiuso i propri rapporti con la Latina Ambiente, ha ripubblicizzato il servizio e non avrà niente più a che vedere con questo soggetto in futuro. Quando si vogliono raccogliere informazioni su processi politici e amministrativi allo stato embrionale, buona norma sarebbe chiedere agli interlocutori istituzionali che ne sono protagonisti. Saremmo stati lieti di spiegare la situazione, per quanto oggi non vi sia alcuna reale notizia, a parte la condivisione di documenti e punti di vista tra Giunte. Con il Comune di Latina – spiega – è in corso uno scambio di informazioni e buone pratiche, come è giusto che sia tra enti pubblici, perché l’amministrazione Coletta ha intenzione di ripubblicizzare il servizio.
Abbiamo fornito ai colleghi del capoluogo tutta la documentazione e il nostro supporto per sostenerli in un percorso che condividiamo dal punto di vista politico. La condivisione dello strumento aziendale è una delle ipotesi in campo e comunque la forma di una collaborazione industriale oltre che politica dovrà essere decisa dai rispettivi Consigli comunali. Del resto, è la legge che impone gli Ambiti Territoriali anche per la gestione dei rifiuti e per realizzare le infrastrutture pubbliche destinate al trattamento dei rifiuti Formia non basta. Per evitare che i Comuni subiscano passivamente il processo di aggregazione richiesto dalla Legge, come successo con Acqualatina, è assolutamente necessario che si proceda dal basso, si escluda a priori la presenza di privati e si garantisca la sovranità ai territori. E’ chiaro che c’è una battaglia politica in corso nella provincia di Latina che ha come oggetto la ripubblicizzazione dei servizi essenziali. Su questo – conclude – Latina e Formia hanno trovato finora un fronte comune e intendono continuare a collaborare per il bene dei propri cittadini assieme a tanti altri Comuni come già fatto sull’acqua.”.