
Rudimentali e illegali mangiatoie per cinghiali all’interno e all’esterno del Parco naturale dei Monti Aurunci. Le hanno scoperte nei giorni scorsi gli agenti del Corpo Forestale dello Stato – Comando Stazione Itri ispezionando la zona di Monte Trasto, nel territorio di Itri sul lato destro della strada che conduce al Santuario della Madonna della Civita. Agganciate agli alberi e nascoste nella vegetazione, attraverso un banale quanto efficace meccanismo, le artigianali mangiatoie rilasciavano cibo ai cinghiali che, in questo modo, venivano praticamente allevati da coloro i quali le avevano installate, forse allo scopo di crearsi una riserva di caccia privata.

Un sospetto che gli investigatori hanno tentato di avvalorare procurandosi ulteriori prove, stabilendo inizialmente di non rimuoverle e, anzi, posizionando delle trappole fotografiche per cogliere sul fatto gli utilizzatori ovvero chi le aveva installate, senza però riuscire a cogliere elementi utili. A quanto pare, infatti, le mangiatoie non erano utilizzate già da qualche tempo ma la loro ubicazione, una era proprio all’interno del territorio protetto del Parco, lascia pensare che gli “allevatori” le utilizzassero per creare una scorta di caccia in quei periodi in cui la legge ne impone la chiusura. Un meccanismo che, verosimilmente, è andato avanti a lungo, a danno della biodiversità del Parco e di tutta la comunità e che vi vive nei pressi, da tempo alle prese con un numero sempre più imponente, e devastante, di cinghiali sul territorio: anche e soprattutto non autoctoni.
Le indagini proseguono.