Ciclo dei rifiuti in provincia di Caserta: venti arresti

Aggiornamento ore 11.36 – Ci scrive l’avvocato Luca Scipione, per conto di Marilena Terreri, precisando che non sussiste alcun vincolo di parentela tra Pietro Terreri, arrestato questa mattina, e l’ex dirigente al Comune di Formia andata in pensione a fine febbraio di quest’anno.

Lungi da noi arrecare danno all’ex dirigente, precisiamo, riportando a pagina 3 il comunicato di smentita, che la notizia della parentela è riportata nell’articolo che qui linkiamo apparso su Casertace il 2 agosto del 2014 e, a questo punto, evidentemente, mai corretto. (vedi anche tr-news.it del luglio 2015)


Condotta dalla Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Caserta l’operazione di oggi è stata coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, e ha fatto scattare le manette ai polsi di venti tra amministratori locali, pubblici funzionari e noti imprenditori della provincia di Caserta che, secondo le indagini condotte dal procuratore capo Maria Antonietta Troncone, avevano creato un vero e proprio sistema criminale finalizzato all’assegnazione illecita di appalti milionari in diversi comuni del casertano. 

Pietro Terreri
Pietro Terreri

E a finire nella rete, oltre che il presidente della Provincia di Caserta, Angelo Di Costanzo, i sindaci di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, il presidente del Sannio Alifano, Pietro Cappella, l’assessore del comune di Alvignano, Giannetti Simoni (domiciliari), il capo dei vigili urbani di Alvignano, Franco Vincenzo Mario, l’ex sindaco di Casagiove, Elpidio Russo, il dirigente dello stesso comune Gaetano Rauso, l’imprenditore di Gioia Sannitica, Luigi Imperadore, il titolare della Impresud, Francesco Iavazzi, anche Pietro Terreri ed Ernesto Palermiti, anime dell’ufficio tecnico del Comune di Piedimonte Matese.

gdf-scrivania Nel gennaio 2015, dopo un iter di due anni, la raccolta rifiuti urbani e differenziata porta a porta nel comune di Piedimonte Matese era stata vinta dal gruppo Termotetti della famiglia Imperadore: poco più di otto milioni di euro in cinque anni il valore dell’appalto. A dirigere il settore e a scegliere la ditta vincitrice, insieme alla commissione di gara, proprio Pietro Terreri oggi arrestato insieme al titolare dell’azienda di Gioia Sannitica.

 

A PAGINA 2 ‘VIDEO – LA CONFERENZA STAMPA PRESSO IL TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE – VIDEO DELLA GIORNALISTA MARILENA NATALE’

A PAGINA 3 ‘IL COMUNICATO DI SMENTITA INVIATOCI DALL’AVVOCATO LUCA SCIPIONE PER CONTO DI MARILENA TERRERI’